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Processo Mills

Processo Mills, udienza rinviata al 28 novembre per il legittimo impedimento di Berlusconi

I magistrati di Milano deciso di rinviare l’udienza a causa degli impegni istituzionali del Presidente del Consiglio. Congelata la prescrizione.
A cura di Alfonso Biondi
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I magistrati di Milano deciso di rinviare l'udienza a causa degli impegni istituzionali del Presidente del Consiglio. Congelata la prescrizione.
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Oggi al Palazzo di giustizia a Milano il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non c'era. Una serie di impegni istituzionali- l'incontro col Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, quello con Giorgio Napolitano e il Consiglio dei Ministri fissato per le 18- hanno costretto il Cavaliere a comunicare ai magistrati il legittimo impedimento ad essere in aula. La richiesta, avanzata dai legali del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo, ha trovato accoglimento da parte dei giudici che hanno così deciso di rinviare l'udienza di oggi.

Il rinvio dell'udienza odierna avrà l'effetto di cancellare le udienze già programmate per le prossime settimane, a partire da quella di questo venerdì, giorno in cui Berlusconi avrebbe dovuto essere ascoltato dai magistrati. Da Bruxelles il Cavaliere aveva confidato ai giornalisti che molto probabilmente si sarebbe fatto interrogare e che, in ogni caso, avrebbe rilasciato delle dichiarazioni. Bisognerà aspettare.

In aula, in accordo con l'autorità giudiziaria inglese, si tornerà in aula il prossimo 28 novembre: in tale data deporrà in videoconferenza l'avvocato inglese David Mills (la deposizione era inizialmente fissata per oggi),  coimputato del premier condannato in primo e in secondo grado, poi salvatosi grazie alla prescrizione in Cassazione.

Capitolo prescrizione. Il rinvio dell'udienza al 28 novembre congelerà di fatto il decorso della prescrizione, spostando la data del naufragio del processo dalla prima settimana di febbraio alla metà di marzo. Nel cosiddetto processo Mills l'accusa per Silvio Berlusconi è di corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa il Presidente del Consiglio- tramite Carlo Barnasconi, suo collaboratore- avrebbe fatto avere all'avvocato inglese David Mills una tangente da 600mila euro affinché questi rendesse delle testimonianza reticenti in due processi (tangenti alla Gdf e All Iberian) che vedevano coinvolto Berlusconi.

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