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Processo Mills, Berlusconi ai giornalisti: “Non l’ho mai conosciuto”

Durante una pausa dell’udienza del processo Mills, Silvio Berlusconi ha distribuito ai giornalisti una copia dell’intervista che gli fece Vespa nel 2008 nella quale sosteneva di non aver mai conosciuto Mills. Il Cavaliere ha anche rilanciato l’ipotesi di una commissione d’inchiesta sui pm.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente del Consiglio

Stamattina Silvio Berlusconi s'è presentato per la prima volta a un'udienza del processo Mills. Non possiamo ancora sapere quanto accaduto in aula ma, come spesso avviene in queste occasioni, il Cavaliere la sua versione l'ha data ai giornalisti che stazionano stabilmente fuori dal Palazzo di giustizia di Milano. In una pausa dell'udienza, Berlusconi ha distribuito ai giornalisti una copia dell'intervista rilasciata a Bruno Vespa nel 2008 e contenuta nel libro "Viaggio in un'Italia diversa", nella quale sosteneva che Mills "era uno dei tantissimi avvocati di cui all'estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest. Io non ricordo di averlo mai conosciuto".

Una tesi chiara e semplicissima che, a questo punto, l'imputato potrebbe sostenere anche in aula. Non si spiegherebbe altrimenti la sua decisione di fornire l'intervista ai cronisti. Ricordiamo che nel processo in questione, l'accusa che pende sul capo del Presidente del Consiglio è quella di corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa l'imputato avrebbe versato una tangente di 600mila euro all'avvocato inglese David Mills affinché rilasciasse dichiarazioni reticenti in processi a suo carico. Sempre nell'intervista rilasciata a Vespa, si legge però che quei 600mila euro per Berlusconi rappresentano "un compenso professionale".

Il Cavaliere è parso però sempre attivo nella lotta contro i magistrati milanesi, accusando i pm di Milano di accanirsi contro di lui e auspicando la creazione di una "commissione d'inchiesta per verificare se ci sia un'associazione con fine a delinquere". Insomma la presenza all'udienza di oggi non cambia comunque di una virgola il suo atteggiamento nei confronti della Procura milanese.

Nella pausa dell'udienza, stuzzicato sul Giorno della memoria per vittime del terrorismo, Berlusconi ha dichiarato che "I magistrati vittime delle Br e del terrorismo sono figure quasi eroiche a cui deve andare la riconoscenza dell'intero Paese". Fuori dal tribunale, anche i contestatori di Berlusconi hanno voluto ricordare i magistrati vittime del terrorismo, esponendo lo striscione "Grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria per averci protetto dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita". Il gruppetto ha anche mostrato le gigantografie dei giudici Emilio Alessandrini e Guido Galli e dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, che oggi saranno nel Giorno della memoria.

Infine, è da segnalare che, fuori da Palazzo di Giustizia, un signore di mezza età che aveva urlato ai supporter del Cavaliere "Vergognatevi buffoni" è stato preso dagli agenti di polizia e immediatamente allontanato. E mentre veniva portato via continuava le contestazioni e a lamentarsi del fatto che "in Italia non si può neanche più parlare."

AGGIORNAMENTI- Il contestatore preso e portato via dalle forze dell'ordine si chiama Pietro Palau Giovanetti ed è il Presidente di avvocati senza frontiere.

https://www.youtube.com/watch?v=OobX5nJDttM
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