Processo Mediatrade: Berlusconi show fuori da Palazzo di giustizia
Prima di presentarsi davanti ai giudici per l'udienza del processo Mediaset, Silvio Berlusconi ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni sull'ostilità dei giudici nei confronti del Paese e sulla necessità di una riforma della giustizia. Uscito fuori dal Tribunale, poi, ha rincarato la dose, entrando nello specifico del processo che lo vede imputato per frode fiscale:
Ho passato una mattinata surreale. Tutto è sul nulla perché non c'è una prova non c'è un documento e una testimonianza di un passaggio di denaro a sostegno delle tesi del pubblico ministero che sono solo frutto della sua fantasia. Abbiamo sentito alcuni testimoni e vengo via con una sensazione drammatica di perdere tempo. Si tratta di processi incredibili, fatti solo per gettare fango su un avversario.
Il piccolo comizio si è consumato davanti ai suoi sostenitori, chiamati a gran voce dal Pdl a sostenere il proprio leader perseguitato dalla solita "magistratura politicizzata". Ma lo show del Cavaliere è stato anche impreziosito da un simpatico siparietto col giornalista di Repubblica Giuseppe D'Avanzo. A D'Avanzo che gli chiedeva perché avesse reso le dichiarazioni alla stampa e non ai giudici, il Cavaliere ha risposto: "Senta, signor Stalin, lei di che giornale è?" e D'Avanzo: "Repubblica". E Berlusconi: "Ecco, appunto, grazie".
Insomma l'udienza di oggi è stato solo una piccola parantesi tra i due show di un Presidente del Consiglio decisamente esuberante per l'occasione. Per la cronaca in aula è stata ascoltata in qualità di testimone Paola Massia, ex collaboratrice del produttore Frank Agrama (anch'egli imputato assieme a Berlusconi): la Massia ha confermato che Berlusconi e Agrama si conoscevano e che li aveva visti insieme.
Intanto fuori dal Palazzo di giustizia facevano sentire la propria voce anche i detrattori di Berlusconi: decine di persone guidate dal blogger Piero Ricca hanno intonato cori e slogan contro il Cavaliere, sbandierando uno striscione con su scritto "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, basta leggi ad personam".