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Processo breve: scontro sul testo che accelera la prescrizione e allunga i tempi del dibattimento

Prescrizione breve e processo lunghissimo: i giudici dovranno ascoltare tutti i teste prodotti dalla difesa e non potranno usare le sentenze di altri processi come prove. Una riforma ad-personam per salvare Silvio Berlusconi dal processo Mills, l’accusa dell’opposizione.
A cura di Alessio Viscardi
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Processo Berlusconi

Un testo che garantirebbe l'impunità di Silvio Berlusconi in tutti i processi: questo il netto giudizio dato dall'opposizione al processo breve presentato in aula alla Camera e al Senato. È scontro politico feroce sui provvedimenti che rientrano nel disegno generale della riforma delle giustizia presentata in pompa magna qualche settimana fa dal presidente del Consiglio e dal ministro Alfano. A Montecitorio, i lavori procedono a pieno regime. Sedute che durano fino a mezzanotte per "sfrondare" i duecento emendamenti presentati dall'opposizione al testo di legge che riduce i tempi della prescrizione per tutti gli incensurati – che avrebbe l'effetto di annullare automaticamente il processo Mills a carico del presidente Silvio Berlusconi.

Al Senato lo scontro si fa durissimo dopo che la commissione Giustizia ha approvato l'emendamento del Pdl che obbliga i giudici ad accettare automaticamente di sentire tutti i teste prodotti dalla difesa in un dibattimento e rende nullo il valore probatorio di una sentenza definitiva in un altro processo. Insomma, una norma cucita precisamente per evitare che la condanna di David Mills possa essere utilizzata come prova nel processo a Berlusconi, che verrebbe automaticamente condannato – almeno in primo grado – per corruzione. La legge, invece di accorciare i tempi del processo, li allunga a dismisura dato che gli avvocati della difesa possono chiamare un numero infinito di testimoni costringendo il collegio ad ascoltarli. Facendo scorrere i tempi della prescrizione.

Oggi alla Camera è il terzo giorno di scontro per l'approvazione del processo breve con il combinato disposto della prescrizione breve per gli incensurati. Tensioni fin dal primo mattino, alle ore 9 – mentre il ministro Roberto Maroni relazionava sull'emergenza emigrazione a Lampedusa – il deputato Zazzera dell'Idv ha esposto un cartello recitante: “Maroni assassino”.

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