Processo breve, ostruzionismo alla camera: il PD legge la costituzione
La discussione del ddl sul processo breve alla Camera è ripresa alle 15. Dopo che neanche due settimane fa il blitz della maggioranza alla Camera aveva ribaltato l'ordine del giorno, provocando reazioni di rabbia nell'opposizione, in questi momenti alla Camera si sta verificando un'importante azione di ostruzionismo: i deputati del Pd ad uno ad uno stanno leggendo un articolo della Costituzione in segno di protesta.
Come avevano già prennunciato, l'opposizione si sta battendo con le unghie e con i denti per non far passare quello che risulta essere chiaramente un procedimento cucito addosso alla situazione giudiziaria di Berlusconi e in particolare alla sua posizione nel processo Mills; queste le parole del vice capogruppo alla camera Maran: "Daremo battaglia in aula e fuori e non sarà facile per la maggioranza fare l'ennesimo regalo a Berlusconi. Ancora oggi, con tutto quello che succede in Italia e nel mondo il nostro Parlamento è bloccato, come succede ormai da mesi, sui guai giudiziari del premier."
A leggere il primo articolo è stato Dario Franceschini che prima di cominciare ha così argomentato il suo intervento: "In quest'aula, tutto e' fatto per bloccare il processo Mills, cosi' dando uno schiaffo' alle vittime di processi come quello della strage di Livorno o Parmalat, uno schiaffo allo Stato di diritto e alla Costituzione." L'hanno seguito a ruota Bersani, Enrico Letta, Rosy Bindi, Massimo D'Alema, Giuseppe Fioroni, Piero Fassino, Walter Veltroni e altri ancora.
Tra tutti gli interventi emerge il commento di Massimo D'Alema all'articolo 87 e 88 della Costituzione: sul Presidente della Repubblica e sulle sue funzioni. Nell'elenco di queste ultime, nel pronunciare la facoltà del Capo dello Stato di poter sciogliere le Camere, D'Alema ha così commentato "Piu' che una lettura e' un auspicio…"
