Processo Breve: la Camera approva con 314 sì, il testo ora al Senato
La legge sul processo breve è stata approvata alla Camera con una maggioranza di 314 voti favorevoli. I contrari 296 e nessun astenuto. Il provvedimento dovrà tornare ora all'esame del Senato, perché profondamente modificato dal testo originale elaborato dall'altra camera del Parlamento italiano. Aggiunta la norma sulla prescrizione breve, che accorcia i tempi per gli incensurati e che permetterebbe a Silvio Berlusconi di salvarsi dalla sentenza in primo grado del processo Mills. L'approvazione arriva dopo due giorni di violento scontro alla Camera, dove ieri l'opposizione aveva messo in atto un tentativo di ostruzionismo basato sulla lettura degli articoli della Costituzione italiana.
Grande scontento in Rete e fuori da Montecitorio, il Popolo Viola si è mobilitato per raccogliere 10 mila “no” alla norma sul processo breve da presentare al presidente della Repubblica. Il nocciolo duro dello scontro l' articolo 3 del provvedimento, che prevede la riduzione dei tempi di prescrizione di un processo per gli incensurati. Ieri, l'articolo aveva ricevuto l'approvazione di 306 deputati.
Secondo i calcoli dell'opposizione, a causa del provvedimento rischiano di cadere in prescrizione – oltre al già citato processo Mills a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – circa 15 procedimenti, tra cui i processi a carico dei responsabili del crollo della casa dello studente a L'Aquila e quelli della strage di Viareggio.
Ennesima vittoria in aula pre Berlusconi e grande disfatta per l'opposizione, che in alcune votazioni segrete ha perso numerosi elementi.