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Processo Berlusconi, niente riprese tv: “Turbano la serenità dei testimoni”

Presunta compravendita di senatori, i giudici del tribunale di Napoli dicono no alla ripresa integrale del dibattimento. Motivo: “Può incidere sullo stato d’animo del testimone e sulla genuinità e completezza”
A cura di Redazione
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Niente riprese tv se non nelle fasi iniziali del dibattimento, per il processo a carico di Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per la presunta compravendita di voti al Senato della Repubblica che si celebra a Napoli. Il motivo lo mettono nero su bianco i giudici della I sezione del Tribunale: "La particolare invasività della tv – scrivono – può recare pregiudizio alla serenità delle testimonianze e ciò in particolare nel caso di quelle che devono essere rese da soggetti la cui funzione pubblica si fonda sul consenso degli elettori". Per il tribunale partenopeo "l'integrale ripresa televisiva delle dichiarazioni può incidere sullo stato d'animo del testimone e sulla genuinità e completezza delle sue propalazioni come dimostrato anche da pregresse esperienze in processi di analoga rilevanza anche mediatica". Operatori radiotelevisivi e videoreporter potranno perciò riprendere soltanto "alcune fasi" e per "un breve periodo" del dibattimento, ma mai "testimoni e le loro dichiarazioni".

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