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Processe breve, ritirata la norma transitoria. Il provvedimento non sarà retroattivo

Ritirata la norma che avrebbe fatto cadere in prescrizione i processi a carico di Silvio Berlusconi. Non si placano le polemiche contro la Maggioranza riguardo alla riforma della Giustizia. La norma sul processo breve dovrà essere approvata ora dal Parlamento.
A cura di Alessio Viscardi
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alfano

A dare l'annuncio è il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: “L'onorevole Paniz ha appena ritirato l'emendamento sulla norma transitoria sulla ragionevole durata dei processi”. Dopo un incontro col presidente Formigoni, a Milano, il ministro parla del provvedimento sul processo breve che aveva sollevato un polverone di polemiche per la sua retroattività, che avrebbe fatto cadere in prescrizione numerosi processi a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier deve presenziare ad almeno quattro procedimenti giudiziari diversi e la norma transitoria avrebbe diminuito di molto i tempi di prescrizione per i reati a lui imputati.

Ieri il Pdl aveva annunciato che non sarebbe stato presentato alcun provvedimento per sopprimere la norma transitoria sul processo breve, lasciando il compito nelle mani del relatore e del Governo – come aveva sostenuto Enrico Costa, capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia della Camera. Oggi sarebbe dovuto arrivare il fascicolo con tutti gli emendamenti che la maggioranza intendeva porre sul testo del processo breve. Il relatore dell'emendamento sulla norma transitoria, Maurizio Paniz, aveva annunciato: “L’emendamento lo presenterò io. L’ho detto già e mantengo gli impegni” e così è arrivato il aula il testo per sopprimere la norma transitoria.

Non è più una norma ad personam per Berlusconi, così dichiara Paniz: “L’avevo promesso e l’ho fatto, ora nessuno può più dire che è una norma ad personam. Se le opposizioni collaboreranno potremo fare insieme una norma importante per i cittadini italiani, altrimenti proveremo a farla da soli”. Dai banchi dell'Opposizione si erano levate critiche proprio sull'emendamento sulla norma transitoria: “Indipendentemente da quello che farà il relatore, c’è il dato politico del gruppo del Pdl che non segue il ministro Alfano” aveva dichiarato Donatella Ferranti, capogruppo del Pd in Commissione Giustizia della Camera: “Alfano infatti ha più volte annunciato in questi giorni l’intenzione di voler abbandonare la strategia delle leggi ad personam. E si era impegnato anche oggi a sopprimere la norma transitoria che consente l’applicazione del processo breve anche ai processi in corso. Cosa sta succedendo nel partito e nel gruppo?”.

La maggioranza avanza a passi da gigante verso l'agognata riforma della Giustizia, mentre è sempre sul piede di guerra l'Anm, che proclama uno sciopero generale.

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