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Prime divisioni tra i 5 stelle, ma l’assemblea vota no a Bersani

Mentre si attende con ansia l’incontro in streaming tra Pd e Movimento 5 stelle di domani, indiscrezioni parlano delle prime incertezze in seno ai neo eletti: alcuni starebbero pensando di non presentarsi al Senato per abbassare il quorum.
A cura di Andrea Parrella
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Starebbero venendo fuori in queste ore le prime incertezze all'interno del MoVimento 5 stelle per quanto riguarda la fiducia al governo Bersani. Mentre la capogruppo alla camera Lombardi nega qualsiasi possibilità che il MoVimento appoggi le proposte del pre-incaricato a formare un governo del Pd, alcune indiscrezioni parlando dei primi dissapori, ovvero chi crede che non appoggiare le proposte di Bersani sarebbe un errore. E' Repubblica a parlare di alcune conversazioni tra due senatori del Movimento 5 stelle, che si sarebbero detti frasi come: "Secondo me l'unica cosa da fare è non presentarci, non veniamo e basta"- oppure – "Tu sai se hanno già richiesto la presenza di tutti e 54 in aula?".

In pratica, per quanto l'assemblea abbia orientato la decisione verso un no radicale e sostanzialmente inderogabile (contrari alla fiducia all'unanimità), c'è chi tra gli eletti starebbe pensando di far sì che il quorum per la fiducia si abbassi, visto che, come si sa, al Senato un'astensione vale come voto contrario. D'altronde che tutte le dichiarazioni ufficiali di quest'oggi, in vista dell'incontro che sarà trasmesso in streaming domattina tra Pd e Movimento, non portassero in seno alcun accenno ad un'apertura. Come ha detto il senatore Zanda, nulla è deciso, tutto si capirà al momento decisivo.

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