Primarie Pd 2023, dove e come si vota per i candidati alla segreteria
Domani, domenica 26 febbraio, si vota per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. Tutti i cittadini, a prescindere che siano o meno iscritti al partito, potranno recarsi ai gazebo a partire dalle ore 8 alle 20. Dopo il voto nei circoli, che si è chiuso lo scorso 19 febbraio, in cui si sono sfidati Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, sono rimasti in corsa solo i due candidati più votati: il governatore dell'Emilia-Romagna Bonaccini e la deputata dem Schlein.
Domani gli elettori sono chiamati a scegliere tra i due aspiranti segretari, risultati vincitori alla prima fase del congresso. Il nome del vincitore, che prenderà il posto di Enrico Letta, si conoscerà già domenica sera.
Può recarsi ai gazebo chi ha già compiuto 16 anni e possiede la cittadinanza italiana, i cittadini e le cittadine UE residenti in Italia e i cittadini e le cittadine extra-UE con regolare permesso di soggiorno che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito Democratico, di sostenerlo alle elezioni e accettino di essere registrati nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Basta recarsi in uno dei seggi allestiti nelle principali città italiane, esibire un documento di riconoscimento, e pagare una quota di due euro.
Chi sono Stefano Bonaccini e Elly Schlein, i due candidati
Stefano Bonaccini, 55 anni, è l'attuale governatore dell'Emilia-Romagna. Sposato con Sandra e padre di Maria Vittoria e Virginia, sul sito del Partito Democratico si presenta così: "Appassionato di cinema e letteratura, nel tempo libero gioco in una squadra di calcio a cinque. Alla politica mi sono avvicinato alla fine degli anni Ottanta, attraverso i movimenti per la pace. Nel 1990 sono stato nominato assessore alle Politiche giovanili, alla cultura, allo sport e al tempo libero nel comune di Campogalliano". E proprio a Campogalliano, Comune dove è nato e abita, ha annunciato la sua candidatura per la segreteria del Pd.
Nel Pd è entrato nel 2007: prima è stato eletto segretario provinciale del Pd modenese, poi alle amministrative del 2009 è diventato consigliere comunale a Modena, carica che ha ricoperto fino a giugno 2010, dopo esser stato eletto consigliere regionale dell’Emilia-Romagna. Nell'ottobre del 2009 è diventato segretario regionale del Partito Democratico.
Alle primarie del Partito Democratico del 2012 ha sostenuto Pier Luigi Bersani contro Matteo Renzi. L'anno dopo però si è avvicinato a Matteo Renzi, ed è stato scelto come responsabile della sua campagna per le primarie del 2013. Con l'ex sindaco di Firenze segretario Bonaccini è stato nominato membro della prima segreteria come responsabile enti locali.
Nel 2014 è iniziata la sua corsa verso la presidenza della Regione, che tuttora guida. Una scalata non priva di difficoltà: inizialmente Bonaccini, candidato alle primarie proprio per le elezioni regionali, è stato iscritto insieme a Matteo Richetti nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta per peculato all'interno del consiglio regionale. La Procura di Bologna ha deciso poi di archiviare tutto. A quel punto Bonaccini, eletto alle primarie, è diventato il presidente dell’Emilia-Romagna il 23 novembre 2014, venendo poi riconfermato nel 2020.
Elena Ethel Schlein, detta Elly, 37 anni, è nata a Lugano da madre italiana e padre americano. Il Guardian l'ha definita "stella nascente della sinistra italiana". Dopo una laurea in giurisprudenza all'università di Bologna, nel 2008 ha partecipato alla campagna presidenziale di Barack Obama. Nel 2013 è diventata il volto di Occupy Pd, il movimento dei giovani Dem nato per protestare contro i franchi tiratori che affossarono la candidatura di Romano Prodi al Quirinale.
Dal 2014 al 2019 è stata europarlamentare. Nel 2013 l'ingresso nel Partito Democratico, sostenendo la candidatura alle primarie di Pippo Civati. Nel 2015, in polemica con il Pd di Matteo Renzi, nel frattempo diventato segretario, ha lasciato il partito insieme a Civati. Poi nel 2020 si è candidata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Dopo la vittoria – con ben 15.975 preferenze è la candidata più votata – è stata nominata vicepresidente e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima.
Quest'estate, durante la campagna elettorale per le politiche del 25 settembre, durante un comizio ha lanciato la sfida a Giorgia Meloni, dichiarando: "Sono una donna, non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna". È stata eletta alla Camera come indipendente tra le liste del PD nel collegio plurinominale Emilia-Romagna 02.
Come si vota alle Primarie del Pd domenica 26 febbraio 2023
Per votare domani alle primarie è possibile farlo sia in presenza sia con un voto online (consentito solo ed esclusivamente alle persone oggettivamente impossibilitate a recarsi presso i gazebo, come ad esempio malati o disabili).
Ai gazebo sparsi in tutto il territorio posso recarsi tutti i cittadini e le cittadine italiani. Possono partecipare anche i cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Queste categorie però dovevano pre-registrarsi sulla piattaforma, e il termine è ormai scaduto. Anche per il voto online è scaduto il termine per la pre-registrazione.
Dove si vota alle primarie del Pd: come trovare i seggi città per città
È possibile votare in uno dei 5500 seggi allestiti in tutta Italia: inserendo la propria provincia e il proprio comune è possibile trovare il seggio più vicino. Ecco dove trovare seggi e gazebo a Roma, Milano e Napoli: l’elenco completo dei seggi è disponibile sul sito ufficiale primariepd2023.it.
Cosa portare al seggio: i documenti per votare ai gazebo
Ai seggi va portato con sé un documento di riconoscimento che attesti l'identità e la residenza, in modo che sia chiara l'appartenenza al territorio di competenza del gazebo, e un contributo di 2 euro per sostenere le spese organizzative.
Cosa dicono gli ultimi sondaggi sui candidati
Gli ultimi sondaggi sui candidati danno quasi tutti in vantaggio Stefano Bonaccini, ma il distacco calcolato da Elly Schlein varia in base alla rilevazione. Secondo l'ultimo sondaggio effettuato dall'Istituto Piepoli, il governatore dell'Emilia-Romagna sarebbe addirittura sopra il 60%, mentre la deputata dem supererebbe di poco il 40%. Meno ampia la differenza tra i due sondata da BiDiMedia: in questo caso tra i soli elettori dem che si recheranno ai gazebo domani il consenso di Bonaccini sarebbe al 38%, quello della parlamentare sarebbe pari al 31%. Secondo il sondaggio però potrebbe fare la differenza la quota di indecisi (il 31%).