Primarie Partito Democratico, Bonaccini in vantaggio: “Sono oltre il 50% nei circoli”
Primo candidato per consenso nel Partito Democratico, almeno per quanto riguarda i circoli. Stefano Bonaccini non ha dubbi. Il Congresso costituente del principale partito italiano di centrosinistra – o almeno così era fino alla comparsa del Movimento 5 Stelle a guida progressista di Giuseppe Conte – è nella fase del voto nei circoli, che precede le primarie che si terranno tra i due candidati che riceveranno più voti. In questo momento, con le urne che hanno aperto all'inizio del fine settimana, il presidente dell'Emilia-Romagna dice di essere in netto vantaggio rispetto a tutti gli altri concorrenti. Anche se, di fatto, è una sostanziale corsa a due con la sua ex vice Elly Schlein, oggi deputata dem.
I dati illustrati nei giorni scorsi da BiDiMedia, infatti, descrivevano un vero e proprio testa a testa tra i due favoriti. Non che ci fossero grandi dubbi al riguardo, nonostante le quattro mozioni – più che complete e articolate – depositate nei giorni scorsi dai candidati. Fin dall'inizio quella per le primarie del Pd è stata una corsa a due tra Bonaccini e Schlein, che rappresentano anche due visioni diametralmente opposte del partito del futuro.
"Essere sopra il 50 per cento nei primi tre giorni di congressi nei circoli è il segnale che le iscritte e gli iscritti giudicano positivamente le nostre idee per costruire un nuovo Pd – ha commentato Bonaccini in un'intervista a Repubblica, sostenendo di aver superato la metà dei consensi – Sono fiducioso che questa spinta crescerà anche nel voto allargato delle primarie del 26 febbraio, quando a pronunciarsi saranno tante e tanti. Sono ottimista sia per me che per il Pd".
Gli iscritti ai circoli del Partito Democratico avranno tempo per votare fino al 12 febbraio, poi i primi due candidati – quasi certamente Bonaccini e Schlein – si affronteranno nelle primarie. I gazebo saranno aperti a tutti, non solamente a chi ha la tessera di partito. Il comitato del presidente dell'Emilia-Romagna sostiene che il vantaggio sia cospicuo: 53,57% per Bonaccini contro il 36,38% per Schlein. Alle primarie, però, può cambiare tutto.