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Primarie del centrosinistra a Palermo, il giorno della verità

Gazebi aperti fino alle 21 per scegliere il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni comunali. Corsa a 4 tra Rita Borsellino, Davide Faraone, Fabrizio Ferrandelli e Antonella Monastra. E come al solito non mancano le polemiche.
A cura di Alfonso Biondi
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La candidata alle primarie del centrosinistra, Rita Borsellino

I 31 gazebi dislocati in varie zone della città sono aperti dalle 8 e lo saranno fino alle 21. Per votare basterà godere del diritto di voto nel comune di Palermo, mostrare un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Oggi, a Palermo, gli elettori del centrosinistra decideranno chi li rappresenterà alle prossime elezioni comunali. I nomi in lizza sono 4: Rita Borsellino, Davide Faraone, Fabrizio Ferrandelli e Antonella Monastra. Attorno alla consultazione c'è grande attesa, nonostante l'affluenza nelle prime ore della giornata non sia stata massiccia.

Le prime proiezioni di voto- Le prime proiezioni sul voto (rilevazione delle 11.30), diffuse dal sito palermoreport.it, danno avanti Fabrizio Ferrandelli col 43,81%. Dietro di lui Rita Borsellino col 32,3%, Davide Faraone col 21,43% e Antonella Monastra col 2,38%. La campagna elettorale dei 4 candidati s'è conclusa ieri sera. Negli ultimi giorni i 4 aspiranti alla poltrona di sindaco hanno incontrato gli elettori di diversi quartieri della città e partecipato a dibattiti pubblici. Dibattiti, è bene dirlo, dai quali s'è smarcato Faraone, l'unico candidato in possesso della tessera del Pd: Faraone, infatti, non ha gradito l'eccessivo impegno del suo partito per Rita Borsellino che, in pratica, la candidata che, in pratica, ha  visto schierarsi a suo fianco tutto il centrosinistra. Da Bersani a Di Pietro, da Vendola a Ferrero.

Polemiche e veleni- Dopo quella delle primarie di Genova, il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani rischia un'altra brutta figura. Già, perché se Rita Borsellino, la candidata da lui sostenuta, dovesse perdere contro Fabrizio Ferrandelli, la sua credibilità potrebbe subire un durissimo colpo. Senza contare che i veleni delle primarie palermitane rischiano di mandare in tilt il partito, attraverso un gioco pericoloso di schermaglie e contrapposizioni.  Schermaglie cui non rinuncia Faraone, il candidato sostenuto da Matteo Renzi, che ha accusato Bersani di aver smesso di fare il segretario per scendere in campo per Rita Borsellino. "Io non gli ho chiesto di sostenermi perché ogni volta che sostiene qualcuno quello perde"- ha polemizzato Faraone.

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