Commissione Covid, Pd, Avs e Azione non partecipano alla prima riunione: eletto presidente Lisei (Fdi)
Si è insediata oggi la commissione Covid, a Palazzo San Macuto. È stato eletto presidente il senatore di Fdi Marco Lisei, vicepresidente il deputato Francesco Maria Salvatore Ciancitto (Fdi) e segretario il deputato Stefano Benigni (Forza Italia). Lisei è stato eletto presidente della commissione d'inchiesta sul Covid con i 16 voti del centrodestra. M5s e Iv, pur presenti, non hanno partecipato al voto. Non eletto il vicepresidente di minoranza.
Le reazioni dopo l'insediamento della commissione Covid
"Ho partecipato alla prima seduta della Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza legata al virus Sars-CoV-2 per rispetto istituzionale e per piena convinzione nella necessità di fare chiarezza sulla vicenda della drammatica pandemia che ha colpito il nostro Paese", ha detto Raffaella Paita (Iv), spiegando che ha scelto "di rifiutare la vicepresidenza perché ritengo che spetti al partito di opposizione maggiormente rappresentato, il Pd".
Ieri le opposizioni, in particolare Pd, Avs e Azione, si erano dette intenzionate a disertare i lavori della commissione, che si è riunita questa mattina alle 8.30 per la propria costituzione. Sul Covid "la maggioranza insiste nel non modificare le norme. Noi chiediamo ancora che le Regioni possano essere oggetto di una valutazione complessiva", ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, al termine della conferenza dei capigruppo. "Non ci sono le condizioni in questo momento per partecipare all'insediamento della Commissione Covid. Si autoinsedino".
Hanno partecipato ai lavori di questa mattina invece il presidente del M5S Giuseppe Conte e il deputato Alfonso Colucci, che ieri sono subentrati a sorpresa, prendendo il posto dei due componenti 5S nominati: Francesco Silvestri e Vittoria Baldino. In serata è stata la vicepresidente di turno della Camera, Anna Ascani, a comunicare in Aula il cambio dell'ultimo minuto. Conte, che era a Palazzo Chigi all'epoca del Covid – Speranza era ministro della Salute – rischia di finire sul banco principale degli imputati per il centrodestra.
"Credo che la commissione sia stata male impostata, soprattutto se si tengono fuori le Regioni che hanno avuto la grande parte in questa emergenza pandemica. È una presa in giro degli italiani, ma siccome noi del M5s abbiamo rispetto delle istituzioni, io oggi sono qui perché non ho nulla da nascondere e sono qui per dare comunque un contributo nell'interesse generale affinché cose del genere non succedano più, per non ritrovarci ancora una volta impreparati in un futuro che non ci auguriamo", ha detto il leader M5S Giuseppe Conte al termine della riunione.
Di cosa si occuperà la commissione Covid
Nella seduta dello scorso 14 febbraio l'Assemblea di Montecitorio aveva approvato in via definitiva l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2. Decisione da sempre contestata dalle opposizioni – che all'epoca della gestione della pandemia erano al governo – tranne Italia Viva che invece si è sempre dichiarata favorevole all'istituzione di una commissione d'inchiesta.
Ora la commissione bicamerale dovrà indagare sull'efficacia e sulla tempestività delle misure prese dal governo di allora e accertare le cause del mancato aggiornamento del Piano pandemico, rimasto fermo al 2006, della mancata attivazione di quello allora vigente dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza da parte dell'Oms il 30 gennaio 2020. Inoltre passerà al setaccio il lavoro portato avanti dalla task-force, istituita presso il ministero della Salute il 22 gennaio 2020, e del Comitato tecnico-scientifico.