Prezzo del gas alle stelle, cosa c’è nel piano di risparmio energetico del governo
La crisi energetica e l'aumento del prezzo del gas sono stati temi centrali nel confronto tra i leader politici che si è svolto a Rimini, a un mese dal voto. Giorgia Meloni ha aperto al price cup europeo, Matteo Salvini ha rilanciato il nucleare, Enrico Letta ha spinto per amministrare i prezzi per 12 mesi. Da Bruxelles, nel frattempo, hanno assicurato: "Gli europei saranno al sicuro in questo inverno e negli inverni che verranno". Ma i Paesi stanno correndo ai ripari. Il governo italiano stava già lavorando a un piano di emergenza nel caso in cui la Russia decidesse di tagliare completamente le forniture; ora con i prezzi alle stelle si lavora a un programma di risparmio.
"Il nostro piano di risparmio del gas lo presenteremo nei prossimi giorni, c'è un comitato d'emergenza che lavora su questo", ha spiegato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ospite di Rai 3, confermando che comunque "abbiamo già delle operazioni in corso", Tra queste il prestito al gestore dei servizi energetici (Gse) "per accelerare l'acquisto sugli stoccaggi, che sono all'80% e ci danno un po' di respiro". Non solo: "Abbiamo portato al 100% l'utilizzo dei rigassificatori esistenti". In merito al rigassificatore di Piombino, Cingolani ha specificato: "Dobbiamo mettere sul piatto della bilancia due cose. Una, la sicurezza nazionale energetica che credo sia una cosa primaria. Due, le giuste comprensibili richieste dei territori che vanno in qualche maniera compensate. Io sono convinto che in questo momento tutti, compresi i cittadini di Piombino, hanno a cuore la sicurezza energetica nazionale, lo Stato deve avere a cuore però il fatto che su Piombino bisogna fare delle operazioni di compensazione. Su questo stiamo lavorando".
Il ministro ha poi concluso: "Dopodiché se, come probabilmente sarà, i russi non potranno chiudere completamente l'erogazione, noi dovremo comunque fare del risparmio". Il governo potrebbe riunirsi per fare il punto della situazione, con l'aumento dei costi dell'energia che non accenna a diminuire, già in settimana. E se è presto per parlare di razionamento, è invece urgente trovare una strategia a livello europeo per arginare i costi alle stelle, che per le imprese iniziano a essere insostenibili.