Presto il salario minimo anche in Italia?
Nel giorno in cui Matteo Renzi smentisce la possibilità di una nuova manovra correttiva in autunno (e contemporaneamente il Governo fa però un passo indietro sulla riforma della Pubblica amministrazione, cancellando quota 96, norma che avrebbe consentito il recupero di circa 4mila posti di lavoro nel settore scuola), è il ministro del Lavoro Poletti a lasciar aperta la porta ad un provvedimento di grande impatto sociale ed economico. Rispondendo ad una domanda di Alberto Maggi per Affaritaliani.it relativa alla possibilità che anche in Italia, come in Germania, possa essere inserito il salario minimo per legge, Poletti spiega: "E' possibile. Anche perché noi l'abbiamo previsto come possibilità nella legge delega. Naturalmente nella stessa legge delega abbiamo messo delle procedure e delle modalità necessarie perché è un tema molto delicato che deve essere inserito nel quadro della contrattazione del nostro Paese, che è una contrattazione molto diffusa e dove le parti sociali hanno una responsabilità importante".
Per la prima volta poi, il ministro si sbilancia anche sulla tempistica, lasciando intendere che verso il maggio del prossimo anno potrebbero cominciare i passaggi decisivi: "Sul piano dei tempi noi pensiamo che la legge delega sia approvata certamente entro la fine dell'anno, forse anche novembre. E a quel punto abbiamo massimo sei mesi di tempo per l'approvazione dei decreti delegati. Quindi a quel punto è ragionevolmente immaginabile che prima della metà del 2015 tutto ciò che è previsto nella legge delega possa essere fatto".