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Presidenzialismo, a che punto è la riforma costituzionale e quando sarà presentata

La ministra Casellati punta a presentare una proposta di riforma sul presidenzialismo entro l’inizio dell’estate, dopo aver ascoltato tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il presidenzialismo è una delle riforme più importanti inserite nel programma elettorale del centrodestra per le ultime elezioni politiche. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ne ha parlato spesso durante i suoi comizi estivi e – al momento della formazione del governo – ha scelto di nominare l'ex presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ministra per le Riforme costituzionali. Un dicastero che avrà il compito, nei prossimi mesi o anni, di portare avanti il lavoro di revisione della Costituzione. La questione però – tra la manovra e le prime misure del governo – è passata momentaneamente in secondo piano.

A riportarla al centro del dibattito pubblico è stata questa mattina proprio la ministra Casellati, che ha annunciato in un'intervista ad Affaritaliani.it di essere impegnata in una "attività di ascolto sia dei rappresentanti della maggioranza sia dell'opposizione". Questa fase di confronto con tutti i gruppi parlamentari durerà ancora un po', poi – con la speranza di trovare un accordo, che al momento sembra abbastanza remota – verrà presentata una proposta di legge per la modifica della Costituzione.

L'asse potrebbe arrivare con il Terzo polo di Azione e Italia Viva, che hanno più volte rimarcato l'importanza di una riforma costituzionale in questo senso. Certo Meloni ha sempre parlato di elezione diretta del presidente della Repubblica, mentre Calenda e Renzi sostengono quella del presidente del Consiglio. Non è un dettaglio da poco, ma la base comune c'è: la volontà di modificare la Costituzione.

Dall'altro lato Partito Democratico, Verdi e Sinistra sono apertamente contrari a qualsiasi riforma in tal senso, tanto da averci sostanzialmente siglato il patto che li ha portati alle elezioni politiche in coalizione. Più attendista il Movimento 5 Stelle, con Conte che ha sempre evitato di entrare nel merito senza una proposta reale.

Ora, però, la ministra Casellati sta cominciando a fare sul serio e si pone un obiettivo abbastanza ambizioso: "Ritengo che la mia attività di ascolto possa terminare entro la fine del mese di gennaio – ha detto ancora l'ex presidente del Senato – Prima dell'estate la proposta del governo dovrebbe essere certamente pronta, ma è difficile per me oggi dare dei tempi certi. Dovrò anche ascoltare diversi costituzionalisti".

Infine Casellati ha rimarcato il fatto che si parla da cinquant'anni di presidenzialismo e che diverse proposte in merito sono arrivate sia da destra che da sinistra: "Ritengo che oggi il tempo sia maturo per dare voce ai cittadini per eleggere direttamente il presidente della Repubblica o il premier, poi vedremo quale sarà la formula migliore da adottare". Non è una differenza da poco, ovviamente, ma sono le due proposte portate avanti da centrodestra e Terzo polo. E non è un caso.

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