Presidente commissione Covid difende i No vax, Gemmato: “Multe annullate? Chiusa una brutta pagina”

Ad Atreju, il presidente della commissione d’inchiesta sul Covid Marco Lisei (FdI) ha detto che è il momento di “rinobilitare” i No vax, perché “avevano ragione ad avere paura di vaccinarsi”. Il sottosegretario alla Salute Gemmato – anche lui di FdI – ha detto che annullando le multe si è “chiusa una brutta pagina”, ma non ha risposto su un eventuale rimborso delle sanzioni.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Luca Pons

"Abbiamo dato seguito a quello che avevamo detto, a impegni presi in precedenza. Chiudiamo una brutta pagina della nostra storia". Questo è il commento che il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, esponente di Fratelli d'Italia, ha dato ai cronisti che lo hanno fermato ad Atreju, l'evento annuale organizzato dal partito. Il tema era quello della cancellazione delle multe ai No vax: le sanzioni da cento euro che il governo Draghi aveva fissato per chi non rispettava l'obbligo vaccinale, e che il governo Meloni ha prima sospeso per due anni e poi eliminato del tutto, sollevando le proteste delle opposizioni.

Gemmato ha detto che l'intenzione del governo era di "chiudere una pagina scritta con un inchiostro brutto", che dovrebbe essere invece "relegata soltanto alla verità". Una verità che "contribuirà a portare" anche la commissione parlamentare d'inchiesta sul Covid, secondo il sottosegretario. La commissione dovrà "verificare le scelte" prese negli anni della pandemia, "quali sono state fatte in maniera giusta, se ci sono stati errori in buona fede ma soprattutto in mala fede, e quelli evidentemente censurarli dal punto di vista politico, e quindi evidenziarli".

Sempre ad Atreju era presente anche Marco Lisei, senatore di Fratelli d'Italia e presidente della commissione d'inchiesta in questione. Dal palco, Lisei ha difeso chi non si vaccinò: "Non possiamo tollerare che continui la discriminazione nei confronti di persone che hanno semplicemente scelto per paura di non vaccinarsi", ha detto.

Le paure, come la scienza aveva dimostrato all'epoca e ha poi confermato negli anni successivi, erano infondate. I vaccini hanno contribuito a ridurre le infezioni e a rendere meno gravi gli effetti del Covid-19 in chi eventualmente risultava positivo, oltre che a tutelare coloro che per motivi medici non potevano vaccinarsi.

Ma Lisei ha portato avanti una teoria diversa: "E avevano ragione ad aver paura, bisogna dire chiaramente che alcuni vaccini hanno causato dei morti, alcuni vaccini hanno causato degli effetti avversi: è una verità accertata". È giusto, ha quindi aggiunto, "che queste persone potessero aver paura, e anche scegliere di non vaccinarsi". Al punto che adesso è "ora di rinobilitarle, di lasciarle stare tranquille. Questa è una delle ragioni per le quali questo governo ha scelto di non continuare sul percorso delle sanzioni, che è inutile".

Lisei peraltro ha rincarato la dose attaccando "la sinistra" che ha criticato l'annullamento delle multe: "Chi difende i criminali, gli spacciatori, vuole che le borseggiatrici non vadano in carcere, chiede che chi occupa le case non vanno in carcere, vogliono mettere in carcere i no vax?". Naturalmente, nessuno ha mai proposto che chi non si vaccinava venisse detenuto in carcere. "Ci vogliono fare la predica perché annulliamo delle sanzioni da cento euro per i no vax? Ma davvero? Non possiamo accettare che ci facciano la morale", ha concluso Lisei.

Il sottosegretario Gemmato, rispondendo alle domande di Fanpage.it, ha invece evitato di prendere una posizione chiara su alcuni punti. Ci si è chiesto, ad esempio, se questo condono non avrà l'effetto di rendere poco ‘credibili' eventuali sanzioni future in situazioni simili: molti potrebbero decidere di non pagare in attesa che arrivi un futuro condono. Gemmato si è limitato a dire: Si è affidato all'oblio una cosa che doveva essere chiusa. È una pagina che abbiamo chiuso in questo modo, con il colpo di spugna". Sulla questione del rimborso a coloro che avevano già pagato la multa, chiesto dalla Lega, il sottosegretario invece non ha risposto.

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