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Prescrizione, Renzi insiste: “No a lodo Conte, riscriviamo la riforma. Così è incostituzionale”

Matteo Renzi, leader di Italia viva, sulla riforma della prescrizione non cede di un millimetro: “Si vuole mettere la bandierina su una noma di giustizialismo grillino. Ma di cosa stiamo parlando? Di una norma che anche autorevoli giuristi hanno definito incostituzionale”. E attacca il ministro Bonafede: “Si chiamino dunque degli esperti e non un Dj a scrivere le norme”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Continua lo stallo sulla prescrizione. L'ex premier Matteo Renzi, intervistato a Radio Anch'io, ribadisce di non voler fare passi indietro sul lodo Conte bis: Italia Viva non lo sosterrà mai e non accetta ricatti basati sulle "poltrone". Ieri sera la maggioranza si è spaccata: in commissione congiunta Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera Italia viva ha votato con le opposizioni a favore di un emendamento a firma di Riccardo Magi (+Europa), che avrebbe sospeso fino al 2023 la riforma Bonafede, entrata in vigore lo scorso 1 gennaio. Pd, Leu e M5s hanno votato contro, ma l'emendamento alla fine non è passato per soli due voti di scarto.

E la posizione espressa da Iv ha scatenato l'ira del Pd, con Zingaretti che ha attaccato così il leader di Iv: "Vedo che Salvini, Meloni e Berlusconi ormai stanno zitti, forse perché l'opposizione per loro la sta facendo qualcuno altro e questa situazione sta diventando veramente insostenibile".

Renzi parte da questo assunto: "Si vuole mettere la bandierina su una noma di giustizialismo grillino. Ma di cosa stiamo parlando? Di una norma che anche autorevoli giuristi hanno definito incostituzionale".

"Le cose – ha aggiunto Renzi – non si possono fare a capocchia, e noi di Iv siamo in questo governo per evitare l'aumento dell'Iva e una Italexit che Salvini avrebbe chiesto, ma non siamo qui per tornare al giustizialismo". L'ex premier si dice "dispiaciuto" per il fatto che il Pd segua ora il "giustizialismo 5 stelle". Come se ne esce? Gli domandano. "La proposta più sensata è quella di Lucia Annibali – spiega – ed è quella che prevede di prendere tempo e di studiare l'argomento con esperti per trovare una soluzione giusta. Perchè il ‘lodo Conte bis' – ribadisce – non va bene, viola i principi costituzionali. Si chiamino dunque degli esperti e non un Dj a scrivere le norme". Alla domanda sulla possibilità che Italia Viva possa essere sostituita nella maggioranza con il gruppo dei ‘responsabili', Renzi risponde così: "Magari…. se li trovassero pure e gli facciano votare leggi incostituzionali…..". Detto questo il leader di Iv è convinto che "con buon senso" da parte di tutti un accordo si possa comunque trovare.

Pd: "Renzi vota con Salvini, quello dei citofoni"

"Perché Renzi fa solo interdizione, alza ogni giorno la posta, creando turbolenze nel dibattito politico e nella maggioranza? Perché impedisce di parlare di queste cose?", a dirlo è Walter Verini, responsabile nazionale Pd per la Giustizia, poco fa all'interno di Radio anch'io. "Lui è tanto garantista che vota con Salvini. Che fa firmare l'emendamento Annibali dai rappresentanti della Lega – sostiene Verini – Salvini, quello che suona ai citofoni, quello che fa la caccia all'uomo, che chiede giustizia sommaria, che scappa dai processi. Dal punto di vista politico queste sono cattive compagnie. Il Pd le garanzie le vuole per i cittadini, per le vittime dei reati, contro la corruzione e poi perché i processi durino un tempo ragionevole. Se Renzi continua ad alzare la posta ogni giorno è evidente che il governo avrà una vita difficile. La guerra che ogni giorno Renzi dichiara, non è contro il Pd o il Governo, è una guerra contro il paese. E dovrebbe smetterla".

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