video suggerito
video suggerito

Premierato, Schlein: “Meloni vuole uomo solo al comando, l’ultima volta per l’Italia è finita male”

Elly Schlein ha attaccato la riforma del premierato proposta dal governo: Meloni vuole “comandare, non governare”, ha detto la segretaria del Pd. L’idea è di tornare con un uomo solo al comando come durante il fascismo: “È un’esperienza che in Italia abbiamo già fatto, non è andata bene”.
A cura di Luca Pons
254 CONDIVISIONI
Immagine

Il testo di riforma costituzionale per introdurre il premierato in Italia è da poco stato firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e presto inizierà il suo iter in Parlamento. Il ddl porterebbe a cancellare i senatori a vita ma soprattutto all'elezione diretta del presidente del Consiglio. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha duramente criticato la proposta in un'intervista a Radio 24: "Giorgia Meloni vuole comandare, non vuole governare. Perciò vuole indebolire il presidente della Repubblica, perché vuole l'uomo solo al comando".

La riforma costituzionale è "pericolosa" perché creerebbe "un capo assoluto"

Con la riforma il presidente del Consiglio si troverebbe ad avere più poteri e non sarebbe più nominato dal Quirinale. È una riforma "pericolosa, perché scardina l'equilibrio tra poteri dello Stato, supera la Repubblica parlamentare, indebolisce il Parlamento e il presidente della Repubblica". Al contrario, il capo del governo diventa "una persona soltanto, capo assoluto, che decide della vita del Parlamento. E noi non ci staremo mai su questo". Anche perché, ha sottolineato Schlein con un riferimento implicito al fascismo, "è un'esperienza che in Italia abbiamo già fatto e non è andata bene…".

Sul piano delle riforme istituzionali, le proposte del Pd andavano in una direzione diversa: "Se vogliamo lavorare sulla stabilità del governo noi avevamo proposto la sfiducia costruttiva", cioè quella modalità per cui il Parlamento può votare la sfiducia al governo in carica solo se allo stesso tempo indica anche un altro governo che vuole appoggiare. In più sarebbe necessario, per Schlein, "cambiare questa pessima legge elettorale", con un sistema più proporzionale e inserendo la possibilità di esprimere una propria preferenza tra i candidati, mentre invece "Meloni si tiene stretta le liste bloccate".

Resta il fatto, secondo la segretaria dem, che con il premierato il governo sta "provando a cambiare da solo le regole del gioco", ma il vero obiettivo è avere "un fumogeno per coprire i buchi di questa manovra che aumenta le tasse e taglia i servizi e le pensioni". Per questo la settimana prossima il Pd presenterà la sua "contro-manovra", in cui "le priorità sono i salari", a partire da "quello minimo" che per lo Stato "è a costo zero".

"Atreju? Il governo sfascia la Costituzione, non sono nel mood per festa di partito"

Schlein ha anche risposto alla polemica sulla sua mancata partecipazione ad Atreju, la rassegna organizzata da Fratelli d'Italia. Ieri Giorgia Meloni ha detto che in passato altri leader "non avevano timore di dialogare". La segretaria del Pd ha risposto: "Siamo sempre aperti al confronto, ma stanno esautorando il Parlamento, stanno umiliando i lavoratori e le lavoratrici contestando pure il diritto allo sciopero e stanno sfasciando la Costituzione, non sono del mood per una festa di partito". Poi ha ribadito: "Sono io che aspetto che lei porti in Aula l'accordo con l'Albania. È al governo che manca il coraggio, li aspettiamo in Parlamento sul salario minimo, sul Mes".

254 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views