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Rissa al Senato tra Fdi e M5s: Croatti e Menia arrivano alle mani, seduta sospesa

Il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia e quello dei 5 Stelle Marco Croatti sono quasi venuti alle mani nel corso della discussione sul Premierato. Tutto è partito dalle parole di un altro parlamentare del Movimento, Ettore Licheri, che aveva accusato i colleghi della maggioranza: “Voi siete Giorgia”, ha detto loro. La vicepresidente dell’Aula ha sospeso la seduta e il presidente La Russa ha convocato una riunione dei capigruppo.
A cura di Luca Capponi
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Dopo lo scontro di ieri tra Casellati e Borghi (Iv), anche oggi la discussione in Senato sul Premierato ha fatto registrare momenti di altissima tensione. Non solo un acceso scontro verbale, ma addirittura una rissa sfiorata tra Menia (FdI) e Croatti (M5S). La vicepresidente Anna Rossomando è stata costretta a chiedere l'intervento dei commessi per sedare gli animi. Poi ha sospeso la seduta. Il presidente Ignazio La Russa ha subito convocato una riunione dei capigruppo.

Cosa è successo in Senato: gli insulti e poi la rissa sfiorata

Lo scontro ha visto protagonisti il senatore di Fratelli d'Italia Roberto Menia e quello dei 5 Stelle Marco Croatti. I due sono quasi arrivati alle mani, fino all'intervento dei commessi chiesto dalla vicepresidente dell'Aula, Anna Rossomando. Poco prima, il senatore Licheri (M5S) aveva provocato i parlamentari della maggioranza: "voi siete Giorgia", aveva urlato contro di loro. "Potete fermare un treno, insultare un presidente di Regione, rifiutarvi di parlare con i giornalisti – aveva aggiunto – ma sappiate che la Costituzione uscirà dalle vostre mani e andrà nelle mani dei cittadini" La seduta è andata avanti, ma nel frattempo si moltiplicavano gli attacchi verbali che arrivavano da entrambe le parti, sfociati anche in insulti. Poi la situazione è degenerata. Menia e Croatti sono scesi dai rispettivi banchi e si sono avvicinati a muso duro, incontrandosi al centro dell'emiciclo. Ci sono state spinte e alcuni strattoni. I primi a tentare di dividere i due parlamentari sono stati i rispettivi colleghi – in particolare il questore De Poli (UdC) – accorsi per cercare di fare da pacieri. Nel frattempo il senatore De Cristofaro (Avs), che aveva appena preso la parola, è stato interrotto dalla vicepresidente del Senato, che ha invocato l'intervento dei commessi. Non appena è stato possibile separare Menia e Croatti, la vicepresidente ha annunciato la sospensione della seduta. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha convocato una riunione dei capigruppo, nella quale è stato deciso che sarà un ufficio di presidenza a valutare sia la rissa di oggi sia lo scontro di ieri tra Casellati e Borghi.

Le accuse reciproche su chi abbia iniziato a insultare

Su cosa abbia fatto scattare la quasi rissa, le versioni sono contrastanti. Menia, intercettato dai cronisti, ha affermato di essersi lanciato contro gli altri parlamentari perché era stato insultato. Dopodiché ha mostrato una foto, scattata poco prima che salisse la tensione: nella foto, si vede il capogruppo del Pd Francesco Boccia dare le spalle all'emiciclo e parlare con i propri senatori. Menia si sarebbe quindi lamentato perché Boccia non riusciva a placare i suoi colleghi, che a suo dire lo stavano insultando. "Tra gli insulti ho sentito la parola culo – ha aggiunto Menia – ma il culo lo ha mostrato Boccia e la presidenza non ha visto".

Dal Pd invece sostengono che i primi a insultare siano stati gli esponenti della maggioranza. Viste le urla che si levavano dai banchi della maggioranza, la senatrice dem Simona Malpezzi avrebbe richiamato l'attenzione del presidente di turno, dicendo "Ci stanno insultando". Solo a quel punto Menia sarebbe corso verso l'emiciclo, pare puntando contro il senatore del Pd Filippo Sensi. Quest'ultimo ha raccontato che il senatore Menia, dopo averlo insultato, avrebbe travolto sul suo cammino il questore De Poli e urlato a Sensi: "Vieni fuori". Da lì gli animi si sono surriscaldati ed è partito il parapiglia tra Menia e Croatti, durato fino all'intervento dei commessi.

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