Prelievo forzoso sui conti correnti, la stangata del Governo Monti
A partire dall’anno prossimo sugli estratti conto annuali dei conti correnti bancari, ma anche di quelli postali e dei libretti di risparmio, superiori ai 5000 euro graverà un’imposta di 34,20 euro nel caso l’intestatario sia una persona fisica. L’imposta salirà a 100 euro nel caso il conto appartenga ad una società. E’ questa l’ultima trovata del governo Monti che, nel pomeriggio, ha presentato tale emendamento al cosiddetto decreto Salva Italia. Una proposta che ricorda il cosidetto prelievo forzoso sta facendo discutere e che sicuramente continuerà a far discutere, soprattutto perché presentata in extremis a poche ore dalla discussione in aula del provvedimento.
Durissima la presa di posizione dell’Italia dei Valori. Antonio Borghesi, vicepresidente dell’Idv alla Camera, parla di “prelievo forzoso mascherato” e accusa: “30 milioni d'italiani pagheranno un balzello di 34 euro all'anno. Dopo giorni di attesa, abbiamo ottenuto il tanto sospirato emendamento del governo, che ci rende chiaro ciò che temevamo: le mani dello Stato andranno direttamente a toccare i conti correnti degli italiani”.
Le novità su prelievo forzoso, indicizzazione delle pensioni e Ici
Il giro di vite sui conti corrente non è però l’unico emendamento presentato oggi dall’esecutivo. Nel pomeriggio, infatti, sono state presentate le attesissime proposte di modifiche su pensioni e Imu: per quanto riguarda il primo punto è stato disposto l’adeguamento all’inflazione solamente per le pensioni inferiori al livello soglia di 1.400 euro; per quanto riguarda il secondo punto, oltre ai 200 euro già fissati dal testo non emendato, si è optato per un aumento della detrazione sulla prima casa pari a 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni residente nell’immobile in questione. Il contributo di solidarietà del 25% sulle pensioni di importo superiore ai 200mila euro, proposto dal Ministro del lavoro Elsa Fornero alla Commissione Lavoro della Camera, è stato abbassato al 15%.