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Prandini (Coldiretti): “A Von der Leyen ho detto basta a ideologia che demonizza l’agricoltura”

“Sulla siccità servono politiche lungimiranti, chiediamo un piano invasi e manutenzione. Von der Leyen? Promesse non sufficienti, sul clima creano uno scontro tra cittadini e agricoltori”: lo dice il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando con Fanpage.it.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Pietro Forti

Sull'emergenza siccità Coldiretti lancia l'allarme. I dati forniti da Ispra e Cnr parlano chiaro: in un anno la disponibilità idrica si è contratta del 18%. In altre parole, l'Italia ha perso circa un litro d'acqua dolce su cinque. I primi quattro mesi dell'anno sono stati i più caldi di sempre, la temperatura è salita di 1,84 gradi rispetto alla media storica.E tutto questo impatta pesantemente sull'agricoltura, come spiega a Fanpage il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

"Oggi il Nord Italia vive una situazione di criticità più per l’eccessiva piovosità, con un ritardo sulle semine. Al Sud purtroppo la situazione è inversa. Ci sono alcune filiere che stanno soffrendo, come quella zootecnica in Sicilia, dove non c’è più disponibilità di fieno per l’alimentazione del bestiame, o nel settore cerealicolo e nella coltivazione degli agrumi", spiega. Prandini non perde l'occasione di attaccare le politiche europee che, secondo lui, non aiutano il settore: "Più che fare politiche lungimiranti, hanno fatto politiche ideologiche, demonizzando proprio gli agricoltori".

Le proposte di Coldiretti contro la siccità

Il governo ha decretato lo Stato di emergenza in Sicilia, la Regione dove la situazione è più critica, ma anche in Puglia, in Basilicata e in Sardegna la siccità ha colpito pesantemente la produzione agricola. In particolare, i problemi più gravi si registrano nella raccolta della poca acqua piovana caduta nei mesi invernali. La Coldiretti chiede dunque la redazione di un piano invasi con pompaggio, dopo i primi segnali nel dl Agricoltura. Soprattutto, serve manutenzione: "In tanti casi ci sono bacini che trattengono il 30% dell’acqua che potrebbero inglobare, perché le manutenzioni non sono state effettuate – sottolinea Prandini – Serve una programmazione seria, che il nostro Paese deve fare guardando anche a interventi di medio-lungo periodo".

L'obiettivo è quello di raddoppiare la raccolta di acqua piovana grazie al piano invasi. Tra gli obiettivi di Coldiretti c'è anche quello di sviluppare soluzioni "di agricoltura 4.0, dagli strumenti di precisione all’intelligenza artificiale, che solo per l’irrigazione consentono una riduzione del consumo di acqua stimata tra il 30% e il 40%".

Coldiretti incalza la Commissione: "Promesse non sufficienti"

Prandini ieri ha incontrato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Roma per la campagna elettorale dei suoi alleati italiani di Forza Italia. "Da un lato abbiamo apprezzato lo sforzo di semplificazione effettuato dalla Commissione per quanto riguarda la Pac. Si è presa l’impegno di non attuare il Nutriscore nel suo mandato attuale e in un eventuale secondo mandato. Ma non è sufficiente per noi – precisa il presidente di Coldiretti – Negli ultimi cinque anni noi abbiamo vissuto una forte criticità e abbiamo anche attaccato frontalmente alcuni commissari. Sul clima hanno creato quasi uno scontro fra i cittadini e gli agricoltori".

L'ultimo provvedimento, il dl Agricoltura, ricalca questo scontro: Coldiretti aveva chiesto a gran voce, e infine ha ottenuto, che i pannelli fotovoltaici non occupassero terreni coltivabili: "Siamo favorevoli a qualsiasi forma di energia rinnovabile, come il fotovoltaico sospeso, che ci consente di coltivare la superficie agricola e di fotovoltaico sulle coperture delle nostre strutture e fabbricati – continua Prandini – Ma per un Paese come il nostro, che non è autosufficiente nella maggior parte delle filiere produttive, sottrarre territorio fertile alla coltivazione è un errore strategico, e andremmo a deturpare la bellezza di un paesaggio che il mondo ci invidia".

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