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Post sessista del senatore della Lega Germanà contro la 5 Stelle Floridia, poi le scuse

Scoppia la polemica per un post social sessista del senatore della Lega Antonino Germanà, in cui viene attaccata la collega del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia con varie allusioni sessuali. Poi la marcia indietro e le scuse: è colpa di un collaboratore.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Doppi sensi e battute di pessimo gusto, tutto per attaccare un'esponente politica di un altro partito. Il post del senatore della Lega, Antonino Germanà, è diventato rapidamente – e giustamente – un caso: il parlamentare, dopo aver pubblicato sul suo profilo una serie di frasi sessiste accompagnate da un video che ritraeva la collega a Palazzo Madama Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle, si è scusato incolpando un suo collaboratore e ha prontamente cancellato il post. Ma la polemica politica resta e per la senatrice piovono messaggi di solidarietà. L'attacco, tra l'altro, serviva a screditare le opinioni divergenti del Movimento 5 Stelle sul Ponte sullo Stretto di Messina.

"Questo è il post di un senatore della Lega pro ponte. Questo è il livello delle sue argomentazioni – ha scritto Floridia pubblicando lo screen del post cancellato da Germanà – In un periodo in cui il rispetto della donna (ma, in generale, il rispetto per tutti) sembra essere davvero l’unica strada verso una società migliore, un senatore della Repubblica utilizza un fermo immagine per una squallida battuta sessista". E ancora: "La cosa più triste è che sono sicura che se la stessa frase l’avesse utilizzata un mio collega maschio nessuno si sarebbe mai sognato di rileggerla in questo modo. Nemmeno il senatore Germanà che, da rappresentante delle istituzioni, dovrebbe anche nel suo modo di esprimersi dare l’esempio. Se non capiamo che anche le parole possono essere una forma di violenza non riusciremo mai a cambiare le cose".

Il post cita una serie di frasi di Floridia, da "abbiamo visto cose" a "ce lo fate vedere" e "tiratelo fuori". E c'era anche un ulteriore commento sessista, qualora i doppi sensi non fossero stati abbastanza chiari: "Il progetto immagino, ma che modi però".

Dopo la pubblicazione del post-denuncia di Floridia, Germanà – che fino a quel momento aveva solo cancellato il suo, sperando probabilmente che nessuno l'avesse notato – ha precisato: "Porgo le mie scuse alla senatrice Barbara Floridia con la quale ho anche un ottimo rapporto. Purtroppo il post è stato fatto da un collaboratore che non aveva la mia autorizzazione a pubblicare. Sono desolato per l’accaduto e rinnovo le mie scuse – ha scritto ancora sui social – Preciso che ho rimosso il post immediatamente e personalmente appena lo ho visto, perché mi ha ripugnato, prima che fosse diffuso attaccando giustamente il contenuto".

Il Movimento 5 Stelle ha immediatamente denunciato l'accaduto e ha attaccato: "Rappresenta plasticamente tutta l'ipocrisia di quella politica che parla a vuoto di violenza sulle donne per poi praticarla con un linguaggio vergognoso e osceno". Il gruppo al Senato ha anche chiesto al presidente Romeo e al segretario Salvini di prendere le distanze pubblicamente da Germanà.

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