Positivi al Covid 28 migranti a bordo della nave-quarantena Moby Zazà in rada a Porto Empedocle
AGGIORNAMENTO: Erano stati messi in quarantena sulla Moby Zazà, i 209 migranti, tra cui anche venti donne e una sessantina di minori, arrivati a Porto Empedocle (Agrigento) lo scorso 21 giugno, dopo essere stati salvati dalla nave Sea Watch. Sono stati effettuati i tamponi, per verificare che le persone a bordo della nave-quarantena non avessero contratto il Covid-19. E dall'esame è emerso che 28 migranti sarebbero positivi al coronavirus. Erano stati recuperati in acque internazionali dalla nave umanitaria tra il 17 giugno e il 18 giugno. La Moby Zazà si trova in rada nel porto dell'agrigentino.
I tamponi sui naufraghi sono stati effettuati ieri mattina. Per gli altri 181 migranti, che erano assieme ai 28 risultati positivi, fra due giorni verranno sottoposti ad un nuovo test rino-faringeo. C'è il rischio, infatti, che il loro tampone, attualmente negativo, possa positivizzarsi con il passare delle ore. Gli altri 181 sono stati separati dai 28 risultati infettati dal coronavirus.
Ieri sera è stato reso noto che uno dei migranti sbarcati dalla Sea Watch era stato ricoverato a Malattie infettive dell'ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta, perché si sospettava avesse la tubercolosi. Dopo il tampone è stata appurata la positività al virus. L'uomo è originario del Camerun. Anche un secondo immigrato, imbarcato sulla stessa imbarcazione, è stato trasferito all'ospedale di Caltanissetta. Per lui si è ancora in attesa dell'esito del test per stabilire se sia affetto o meno da coronavirus.
"Ventotto migranti positivi al Covid-19. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell'Isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta e chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione". A scriverlo, sulla sua pagina Facebook, è il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. "Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione – ha aggiunto – Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte".
Salvini: "Governo mette in pericolo il Paese"
Il leader della Lega Matteo Salvini commenta così la notizia: "Mentre Conte si appresta a smantellare i Decreti sicurezza e spalanca i porti, le Ong portano in Italia immigrati positivi al coronavirus, come quello sbarcato dalla tedesca Sea Watch e ora ricoverato in Malattie infettive, con altri casi sospetti. Questo governo mette in pericolo l’Italia e gli italiani. Aiutateci a fermarli, il 4 luglio in tutte le piazze italiane: stop sanatoria e stop invasione".
Viminale: "Su Sea Watch garantita la sicurezza"
"Le procedure adottate per i migranti sbarcati dalla nave Sea Watch e accolti per la quarantena obbligatoria a bordo del traghetto Moby Zazà, ancorato nella rada di Porto Empedocle, garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese". È quanto fanno sapere fonti del Viminale, precisando che "tutti i migranti sono stati sottoposti fin dal loro arrivo alle procedure previste dalle linee guida sul sistema di isolamento protetto elaborate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute".
E ancora: "Per l'intero periodo di quarantena, sono state adottate misure di isolamento totale per i singoli, con la garanzia del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale sempre e comunque. I pazienti confermati e sospetti per il Covid-19 sono stati alloggiati in ponti isolati della nave: come previsto dalle linee guida, è stata istituita a bordo una ‘zona rossa' in cui il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi". Per tutti gli altri migranti, proseguono, è attivo un servizio di sorveglianza che prevede uno screening individuale due volte al giorno per la ricerca di eventuali sintomi, con particolare attenzione a quelli respiratori. Al termine del periodo di quarantena obbligatoria, tutti i migranti verranno sottoposti ad un ultimo accurato screening per garantire la piena tutela della salute pubblica al momento dello sbarco.