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Porti chiusi per nave tunisina con 40 migranti a bordo: “Ci restano solo 6 bottiglie d’acqua”

Tunisia, Malta e Italia hanno negato l’approdo della nave cargo Sarost 5 con a bordo 40 persone, bloccata da diversi giorni al largo delle coste di Tunisi.
A cura di Annalisa Cangemi
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La nave tunisina di una compagnia del gas, la Sarost 5, che ha tratto in salvo una quarantina di migranti, è bloccata da diversi giorni al largo delle coste tunisine: "né la Tunisia, né l'Italia, né Malta hanno acconsentito ad aprire i propri porti ai superstiti". Il portale europeo sulle rotte dei profughi, InfoMigrants e il Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes) hanno diffuso questa mattina la notizia dei migranti che si trovano in condizioni precarie da sette giorni: sono stati salvati dalla Sarost 5, dopo avere resistito su un barcone di legno per cinque giorni, senza mangiare e senza bere. I 40 profughi a bordo provengono da Egitto, Mali, Nigeria e Bangladesh.

La nave si trova ancora davanti alle coste tunisine, con un motore in avaria, nei pressi di una piattaforma metanifera. I dipendenti della compagnia tunisina Miskar, che gestisce la piattaforma,  hanno quindi avvistato l'imbarcazione e avviato i soccorsi per mezzo di una delle loro navi di rifornimento, la "Sarost 5". A quel punto l'equipaggio ha avvisato le autorità tunisine per chiedere aiuto. Secondo quanto ha riferito l'Ftdes, nonostante fosse stato accordato lo sbarco nel porto di Sfax, la Tunisia ha cambiato cambiato idea, negando lo sbarco ai migranti. La "Sarost 5" avrebbe perciò contattato Malta e l'Italia, che però non hanno offerto alcuna collaborazione.
Secondo fonti dell'Oim tra i profughi ci sarebbero due donne incinte, una di sei mesi e una di poche settimane, e un uomo ferito che necessita di cure mediche. Il personale della Luna rossa di Zarzis è salito ieri sulla nave per constatare le condizioni di salute delle persone soccorse. "Finché non si troverà una soluzione, siamo condannati a stare in mare con loro", ha denunciato a InfoMigrants Karim, membro dell'equipaggio del natante tunisino. "Le nostre scorte di cibo saranno presto esaurite" – ha spiegato Karim – "Ne abbiamo solo per altri due giorni, e abbiamo a bordo 6 bottiglie d'acqua".

Matteo Orfini (Pd) ha commentato così su Twitter: "Un'altra nave, la #Sarost5, vaga da giorni per il mare dopo aver salvato 40 migranti. I viveri stanno finendo, a bordo ci sono anche un ferito e una donna incinta. Ma Malta, Tunisia e Italia non consentono l'approdo. La barbarie continua. #apriteiporti".

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