Ponte sullo Stretto, Grillo: “Con quei soldi si crea il Reddito di Cittadinanza”
"Siamo riusciti a bloccare le irresponsabili Olimpiadi del 2024 a Roma, ma ancora non siamo riusciti a frenare gli appetiti malsani di chi vuole fare a tutti i costi grandi opere inutili con i soldi dei cittadini", così il leader del M5S Beppe Grillo risponde a Matteo Renzi che oggi, dall’assemblea del gruppo Salini-Impregil, è tornato a parlare di uno dei progetti più discussi degli ultimi anni: il ponte sullo Stretto di Messina. "Il Menomato Morale oggi ha detto che è pronto ad aprire i cordoni della borsa (di soldi pubblici dei cittadini) per far ripartire il progetto del Ponte sullo Stretto, un'opera costosissima, inutile e in piena zona sismica" ha scritto Grillo in serata con un post apposto pubblicato sul suo blog dal titolo "Il Ponte sullo stretto del Menomato Morale".
Grillo ribatte su due questioni, l'irrealizzabilità dell'opera dal punto di vista strutturale anche a causa del rischio sismico e i costi esorbitanti per i cittadini. "È un'opera che non vedrà mai la luce, già costata circa 600 milioni di euro ai contribuenti, per il quale Monti stanziò 300 milioni per il pagamento delle penali per la NON realizzazione del progetto. Secondo il piano economico, approvato dal consiglio d’amministrazione della Stretto di Messina Spa il costo dell’opera sarebbe di 8,5 miliardi di euro, mezzo Reddito di Cittadinanza con cui il M5S salverebbe 10 milioni di italiani dalla fame" ha ricordato infatti Grillo, aggiungendo: " Non gli basta il record di 80 miliardi di aumento del debito pubblico nei primi sei mesi di quest'anno, ne vuole creare altro senza portare alcun beneficio ai cittadini.
"Un ponte di 3mila metri con profilo aerodinamico non è mai stato fatto prima d’ora. Non c’è la sicurezza che regga, in particolare in una zona altamente sismica (ricordate il terremoto di Messina?) e con correnti fortissime" ha ricordato poi il comico genovese, concludendo: "Qualche anno Renzi diceva ‘Continuano a parlare dello Stretto di Messina, ma io dico che gli otto miliardi li dessero alle scuole per la realizzazione di nuovi edifici e per renderle più moderne e sicure'. La sua parola non vale nulla".
Contro l'idea del Ponte sullo stretto si è schierata anche la Presidente della Camera Laura Boldrini sottolienando che in questo momento ci sono altre priorità per il Paese. "Per me il Ponte sullo Stretto non è una priorità", ha affermato la terza carica dello stato, aggiungendo: "Per me la prioritaà sarebbe rilanciare il lavoro al Sud, mettere in sicurezza il nostro territorio. Se abbiamo poche risorse, le dobbiamo usare per mettere in sicurezza il nostro territorio dal punto di vista sismico"