Ponte sullo Stretto di Messina: a che punto siamo e quando iniziano i lavori
Entro la prossima estate, il Ponte sullo Stretto di Messina vedrà poggiata la prima pietra. L'obiettivo è ambizioso, ma il governo è convinto di potercela fare. Le ultime notizie sul progetto e sui lavori, arrivano principalmente dal ministro Salvini, che cita spesso l'opera durante le sue uscite pubbliche. Il progetto esecutivo del ponte deve essere approvato entro il 31 luglio 2024, secondo il decreto varato alcuni mesi fa dal governo Meloni, mentre la società che dovrà occuparsi della realizzazione dell'opera è la Stretto di Messina Spa, ricostituita con lo stesso dl. Al di là dei proclami di Salvini e delle date messe nero su bianco come roadmap, restano ancora tanti dubbi e rebus sulla realizzazione dell'opera e sui suoi costi.
Quando iniziano i lavori per costruire il Ponte
I lavori per costruire il Ponte sullo Stretto dovrebbero cominciare la prossima estate. Il ministro Salvini ne ha parlato recentemente in diverse occasioni, ma l'unica scadenza è quella dell'approvazione del progetto esecutivo, che in ogni caso potrebbe comunque slittare. Il governo è convinto di riuscire a farcela. Poi, dopo la prima pietra, serviranno diversi anni per veder realizzato il ponte. Sempre secondo il ministro dei Trasporti, l'infrastruttura sarà percorribile a partire dal 2032.
Come sarà il Ponte sullo Stretto di Messina: il progetto
Il nuovo progetto, come detto, deve essere approvato entro l'estate prossima, per poi partire con i lavori. Al momento, quello che continua a essere rappresentato nei plastici è il vecchio progetto, che però non dovrebbe essere così lontano dalla realtà: il nuovo verrà sviluppato sulla base di quello, con i dovuti aggiornamenti tecnici in materia ambientale e di sicurezza. In ogni caso si parla di un ponte sospeso con un'unica campata lunga 3,3 chilometri e larga 60 metri. La lunghezza totale del ponte, compresa la parte che toccherà terrà, sarà di 3,6 chilometri. La struttura dovrebbe essere sostenuta da due piloni alti circa 400 metri.
I costi del progetto e il rebus sui tempi
Il Ponte sullo Stretto costerà, secondo le stime del governo Meloni, circa 13,5 miliardi di euro. Considerando anche i progetti collegati, però, il costo dovrebbe salire ben oltre i 15 miliardi. Questo se tutto andrà secondo i piani. Il rebus maggiore riguarda i tempi, che poi a cascata ha un effetto diretto sui costi, che rischiano di lievitare. Si tratta di un'opera la cui realizzazione è lunga e complessa, i rischi di accumulare dei ritardi sono reali. Soprattutto se consideriamo che ci sono voluti più di cinquant'anni per arrivare a questo punto e che comunque i lavori ancora non sono cominciati.
Perché l'Anac ha bocciato l'opera
Il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia, ha usato parole molto critiche nei confronti del decreto sul Ponte sullo Stretto, legando la sua riflessione alla riforma del Codice degli appalti. Busia ha detto che il decreto evita la gara e vincola la parte pubblica a un contratto vecchio di dieci anni che non si può modificare, perciò tutti i rischi vengono scaricati sul pubblico. Secondo l'Anac c'è il rischio, per lo Stato, di dover pagare somme ingenti anche se l'opera non si dovesse fare.
Il bluff sui posti di lavoro che creerà il Ponte
Il ministro Salvini, oltre a rilanciare sull'inizio dei lavori e sui tempi di realizzazione dell'opera, sostiene anche che la costruzione dell'infrastruttura creerà 100mila posti di lavoro. La cifra è stata smentita dal professor Domenico Marino, in un'intervista a Fanpage.it. Non si tratta intanto di lavoratori, ma di unità lavorative annue impiegate nella costruzione del Ponte sullo Stretto. Insomma, in una decina d'anni questi lavoratori termineranno il proprio incarico, mentre a regime l'infrastruttura finirà per ridurre i posti di lavoro, soprattutto nel settore del trasporto navale.