Ponte sullo Stretto, asse Salvini-Forza Italia: cosa dice il ddl di Ronzulli per costruire l’opera
Il vicepremier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini insiste sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e domani vedrà i presidenti della Sicilia e della Calabria, Renato Schifani e Roberto Occhiuto per discutere del progetto.
Secondo Matteo Salvini "servono anche ferrovie locali, strade statali, l'Alta velocità, tutto vero, ma non avere il ponte costa ai soli siciliani 6 miliardi di maggiori oneri per spostamenti. E soprattuto è lavoro – ha detto questa mattina a Rtl 102.5 – un cantiere aperto significa mettere ingegneri, geometri, falegnami e architetti al lavoro, migliaia di posti. Quindi vediamo se dopo 54 anni di ritardi, chiacchiere e mancate promesse riusciamo, ad avviare il progetto".
Anche Forza Italia è sulla stessa linea della Lega. Lo dimostra il disegno di legge presentato dalla capogruppo di Forza Italia in Senato, Licia Ronzulli. Nel testo si chiede di inserire il ponte "nell'elenco delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese" per dare finalmente il via al cantiere, in grado di "creare più di 100.000 posti di lavoro", con la possibilità di nominare un commissario per la costruzione dell'infrastruttura, in deroga al codice dei contratti pubblici.
Forza Italia chiede al governo di fare in fretta, "superando, attraverso le più opportune procedure, i vincoli burocratico-normativi che, di norma rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia". Il ddl numero 277, visionato dalla Dire, porta la firma di un altro senatore azzurro, Adriano Paroli. Il testo presentato da Ronzulli è lo stesso di un vecchio ddl depositato a maggio di quest'anno da Gelsomina Vono, senatrice di Forza Italia. Ma quel testo non venne mai assegnato in commissione. Oggi, con il governo Meloni, e l'ampia maggioranza del centrodestra, le possibilità di far approvare la proposta si moltiplicano.
Nella presentazione del ddl si legge: "La Sicilia e la Calabria, e più in generale il Mezzogiorno, scontano un ritardo infrastrutturale non più tollerabile in un mondo globalizzato in cui le persone e le merci viaggiano a velocità una volta inimmaginabili. L'esperienza della ricostruzione del ponte di Genova dopo il crollo del ponte Morandi ha mostrato all'Italia e al mondo una strada concreta per realizzare un'opera in tempi rapidi e consegnarla al suo pieno utilizzo a vantaggio del territorio ligure e dell'economia di tutto il Paese".
Per Ronzulli, vicinissima a Berlusconi, "il Ponte sullo stretto rappresenta un'infrastruttura fondamentale per il futuro dell'Italia, per unire il Mediterraneo all'Europa" e quindi "ora è opportuno adottare procedure, se necessario commissariali, che superino i vincoli burocratici e la stratificazione normativa che rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche".
Il ddl si compone di un solo articolo, che al primo comma recita: "Al fine di realizzare un collegamento viario, ferroviario e infrastrutturale stabile tra la Sicilia e il continente, il Ponte sullo stretto di Messina è inserito nell'elenco delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese ai sensi dell'articolo 200 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, come opera di preminente interesse nazionale, in deroga all'articolo 201 del medesimo codice. Il ricorso alla disciplina derogatoria appare giustificato dalla necessità di realizzare un'infrastruttura importante, quale è il Ponte sullo stretto di Messina, facilitando in chiave semplificatrice il rilancio degli investimenti da e per il Sud d'Italia". Per adesso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si esprime sull'opera, ma l'accelerazione da parte di Forza Italia e Lega, visto anche l'iperattivismo di Salvini, è evidente.