video suggerito
video suggerito
Crollo ponte Morandi a Genova

Ponte Morandi, Di Maio: “Perizia mette i brividi, revocare subito concessione ad Autostrade”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, commenta la relazione dei periti sulle condizioni del Ponte Morandi, pubblicata ieri: “Ci sono tante cose all’interno della perizia che mettono i brividi. Bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
283 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, torna a chiedere l’immediata revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Il capo politico del Movimento 5 Stelle dedica un post su Facebook alla perizia emersa ieri sulle condizioni del Ponte Morandi, crollato a Genova ad agosto del 2018. “Tante cose che mettono i brividi”, sottolinea Di Maio riferendosi a quanto scritto nella relazione. Tra gli aspetti che trova più significativi c’è la mancanza di interventi negli ultimi 25 anni. Per Di Maio, quindi, tutto ciò “è inaccettabile e bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia”.

Il post di Luigi Di Maio inizia con un commento proprio sulla perizia: “Ieri è uscita la relazione dei tre periti chiamati a valutare le condizioni del ponte Morandi. Ci sono tante cose all’interno della perizia che mettono i brividi, ma una in particolare: la mancanza per 25 anni di interventi significativi di manutenzione, praticamente da quando la competenza ha smesso di essere dello Stato”.

Quanto emerso dalla perizia, secondo il vicepresidente del Consiglio, è “inaccettabile e bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia. Il nostro compito è anche quello di fare capire, a questi signori, che il governo adesso li controlla, per impedire che il profitto prevalga sul bene collettivo. Questo è il miglior modo per onorare le vittime della tragedia di Genova. E il governo unito su questo è la migliore risposta che possiamo dare alle loro famiglie”.

Di Maio fa riferimento a una parte della relazione, in particolare, che condivide attraverso una foto pubblicata insieme al post: “Molti fili completamente corrosi prima della rottura, un numero di cavi senza corrosione trascurabile. Parti del ponte fondamentali, soggette a importanti infiltrazioni d’acqua, che ne hanno ammalorato l’anima in metallo. E ancora: interventi di manutenzione significativi che però rimontano solo a 25 anni fa, cioè quando il Ponte Morandi era ancora gestito dallo Stato”.

283 CONDIVISIONI
382 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views