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Crollo ponte Morandi a Genova

Ponte Morandi ad Autostrade, Di Maio: “Non sarà gestito da Benetton, manterremo promessa”

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commenta la notizia della conferma della concessione ad Autostrade per il nuovo Ponte Morandi di Genova, spiegando che il suo obiettivo è quello di mantenere la promessa fatta e di revocare le concessioni ai Benetton, anche per quanto riguarda il ponte. All’attacco tutto il Movimento 5 Stelle.
A cura di Stefano Rizzuti
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La notizia della conferma della gestione del nuovo Ponte Morandi ad Autostrade lascia molte perplessità nel Movimento 5 Stelle. Come dimostrano le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, secondo cui bisogna procedere con la revoca per poter poi levare la concessione anche sul ponte di Genova ad Autostrade. Di Maio scrive su Facebook che bisogna mantenere la promessa fatta dopo la tragedia del Ponte Morandi: “I Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte. Le promesse vanno mantenute”. Di Maio racconta del suo incontro con la moglie di un autotrasportatore morto a Genova per il crollo del ponte: “Gli occhi di quella signora me li ricordo bene. Con il crollo del ponte Morandi, di persone ne morirono 43. Significa 43 famiglie distrutte”.

Ciò che chiede il ministro degli Esteri “non è vendetta, né un capriccio, né uno slogan. È più semplicemente la politica. In politica nulla ha più valore se non ti ricordi degli occhi delle persone con cui parli”. Di Maio prosegue:

Non voglio esprimere sentenze, né alimentare scontri, non ce n’è bisogno in questo momento. Credo solo che vada subito risolta la questione. Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose:

1) che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un’azienda di Stato. Infatti lo hanno costruito Fincantieri con Webuild;

2) che i Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte.

Entrambe queste promesse ora vanno mantenute. La politica senta dentro di sé il peso di queste due promesse. E passi ai fatti.

Crimi: ponte di Genova non deve essere consegnato a Benetton

Anche il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, ha le idee chiare sulla revoca delle concessioni ad Autostrade: "Il Ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Su questo il M5S non arretra di un millimetro”, scrive su Twitter. E nel pomeriggio, durante un evento della Fondazione Luigi Einaudi, ribadisce: “Da mesi insistiamo con i ministri competenti, che sono il Mit e il Mef, per fare in modo che il ponte non sia riconsegnato ai Benetton. Questo per noi è un punto dirimente. Noi sosteniamo che Benetton non deve più gestire le nostre autostrade. Hanno già fatto danni enormi non solo riguardo al ponte Morandi ma riguardo alla gestione delle nostre autostrade”.

Toninelli contro Salvini: deve solo tacere, si è opposto a revoca

Sul caso torna anche l’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, rispondendo al leader del Carroccio Matteo Salvini: “Salvini e la Lega sul ponte di Genova devono solo tacere. Nel Conte 1 si sono opposti alla revoca quando avrebbero potuto votarla col M5S. Hanno sempre frenato e messo i bastoni tra le ruote. Ora il Pd non faccia come Salvini e ci permetta di togliere ai Benetton le nostre autostrade”. Comunque i deputati del Movimento 5 Stelle in commissioni Ambiente e Trasporti assicurano che l’affidamento del ponte di Genova ad Autostrade è solo “temporaneo e provvisorio”: “Ricordiamo che il tratto è già in concessione ad Aspi. Scorporare una parte del ponte dal resto della concessione avrebbe significato altre lungaggini, ritardando così la consegna dell'opera ai cittadini e il ritorno alla circolazione dei veicoli. Per questo si è optato per l'affidamento temporaneo”.

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