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Polizia e militari, fino a 650 euro in busta paga a gennaio

Le somme che complessivamente finiranno in busta paga con la prima mensilità del 2018 si aggirano intorno ai 660 euro per i corpi di polizia e poco al sopra dei 610 per quelli militari.
A cura di Annalisa Cangemi
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Rinnovi contrattuali per polizia e militari: da gennaio sono previsti incrementi per tutti i settori della pubblica amministrazione, Forze armate e corpi di polizia compresi. Queste ultime categorie non firmeranno un vero e proprio contratto ma serve un'intesa che poi, attraverso un provvedimento legislativo, stabilisca tali aumenti. Il governo comunque è intenzionato a chiudere la partita entro l'anno, definendo i rinnovi contrattuali pubblici, così da applicare gli incrementi e gli arretrati dovuti per il 2016 e 2017 già nella busta paga di gennaio.

Secondo quanto ha riportato il "Messaggero", ministero della Pubblica Amministrazione e Ragioneria generale dello Stato avrebbero già definito gli importi medi pro capite per le varie forze "sulla base degli stanziamenti resi disponibili da questa legge di bilancio e dalle precedenti". Le somme che potrebbero finire in busta paga con la prima mensilità del 2018 sono pari a circa 660 euro per le forze di polizia e 610 euro per i corpi militari: valore ottenuto applicando a tutte le mensilità 2016 e 2017 una somma tra aumenti e arretrati.

Tra le Forze armate gli aumenti più consistenti riguardano la Marina e i militari delle Capitanerie di porto, tra i corpi di polizia la Guardia di Finanza e i Carabinieri. In sostanza in base alle categorie l'incremento mensile lordo vale tra i 90 e i 105 euro.

"Non abbiamo avuto alcun dato che ci permetta di confermare o smentire tali cifre", afferma all'AdnKronos il segretario Silp Cgil, Daniele Tissone, che aggiunge: "Siamo in attesa di essere chiamati perché, dopo 9 anni di stop, speriamo che si possa chiudere al più presto la vicenda del rinnovo contrattuale".

Dopo la convocazione del 25 luglio scorso, quando è partita la trattativa per il rinnovo dei contratti del comparto sicurezza e difesa fermo dal 2007, il sindacato spera di "ricevere in questa settimana la data del prossimo incontro" con il governo. Incontro nel quale l'obiettivo, evidenzia Tissone, è trovare ulteriori risorse rispetto agli 85 euro medi lordi previsti dalla legge di bilancio per migliorare anche indennità accessorie come festivi e notturni, ferme da 10 anni: "Ad oggi l'ora di straordinario è pagata 7 euro e un notturno o un festivo circa 5-6 euro. Cifre che andrebbero aumentate".

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