Polemica dopo l’invito di Quatrano al convegno Pd alla Camera, Donzelli: “Offese Segre perché ebrea”
È polemica tra Fratelli d'Italia e Pd dopo l'invito dell'avvocato Nicola Quatrano al convegno sulla Palestina, che si terrà domani alla Camera e in cui interverranno deputati dell'opposizione Laura Boldrini , Stefania Ascari (M5s) e Franco Mari (Alleanza Verdi-Sinistra).
Ad accendere la miccia è stato il responsabile organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, che sui social ha espresso la sua indignazione per la presenza di Quatrano all'evento. Non molto tempo fa infatti, l'avvocato ed ex magistrato aveva condiviso su X un post nel quale accostava alle parole pronunciate da Liliana Segre a proposito di genocidio, a una citazione dello scrittore Laurent Guyénot.
Il post di Quatrano contro Segre, Boldrini: "Non ne ero a conoscenza"
"Sostiene Guyénot a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere", si legge nel post scovato e diffuso da Donzelli.
Da qui la critica del deputato nei confronti delle opposizioni. "Solidarietà a Liliana Segre. Laura Boldrini, Stefania Ascari e Franco Mari organizzano martedì alla Camera una conferenza con estremisti vari, tra questi anche tal Quatrano che ha insultato Liliana Segre dandole della “psicopatica” perché ebrea. Lo ha fatto citando un saggio carico di odio, antisemitismo e antisionismo", ha scritto Donzelli su X. Aspettiamo l’indignazione a reti unificate di La7, Repubblica, opinionisti e dispensatori vari di legittimità democratica".
Voci di condanna sono arrivate anche da Fabio Roscani, deputato e responsabile di Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di Fdi, finita al centro delle cronache dopo che l'inchiesta di Fanpage.it ha rivelato la cultura nazifascista e gli atteggiamenti antisemiti di alcuni dei suoi membri. "Esprimo la mia solidarietà e quella di Gioventù Nazionale alla senatrice Segre e a tutta la comunità ebraica", ha dichiarato. "Noi siamo incompatibili con chi ha certe idee sul popolo di Israele, mi sembra che altrove non sia così".
Immediata la replica dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini. "Ho appena inviato alla senatrice Liliana Segre un messaggio per rinnovarle la mia stima e il mio affetto ed esprimerle solidarietà per le parole scritte, tempo fa, dall’avvocato Quatrano e di cui non ero in alcun modo a conoscenza. Prendo dunque nettamente le distanze da quanto espresso dall’avvocato Quatrano, che non conosco, la cui presenza, prevista alla conferenza stampa di martedì prossimo alla Camera, rimane incompatibile con la mia”, ha precisato.
La dem si è poi rivolta direttamente al dirigente di Fratelli d'Italia. "L’onorevole Donzelli, che ha portato alla luce le posizioni espresse in passato dall’avvocato Quatrano, mi ha dato l’occasione non solo di dissociarmene pubblicamente ma anche di ribadire la mia condanna indiscutibile a ogni forma di antisemitismo. Una solerzia, quella di Donzelli, che non abbiamo visto davanti alle inequivocabili immagini delle inchieste di Fanpage sui giovani del suo partito che inneggiavano a Mussolini e a Hitler con espressioni antisemite e razziste e sulle quali abbiamo atteso ben 15 giorni prima di sentire qualche parola di critica. Vede, onorevole? Davanti a certe rivelazioni non bisogna tentennare", ha concluso.
A farle eco una nota dei componenti del Pd della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza presieduta dalla stessa Segre: "Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla senatrice Liliana Segre: le parole di Nicola Quatrano, pronunciate tempo addietro, sono tuttora vergognose. Il dramma che si sta compiendo in medio oriente non può dare luogo ad attacchi strumentali, che alimentano solo altro odio e risentimento. Le parole di Liliana Segre di solidarietà verso ogni vittima solo limpide e fortissime: siano d’esempio per tutti", hanno scritto.
Donzelli porta il caso in Aula, Pd e M5s: "Non accettiamo lezioni di antisemitismo"
Nel frattempo, la partecipazione di Quatrano alla conferenza pro Palestina è saltato, ma il caso è comunque approdato in Aula, dove a parlare è sempre Donzelli. "Credo sia necessario in quest'Aula stigmatizzare formalmente e ufficialmente la conferenza stampa convocata all'Intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele che si terrà domani presso questa istituzione, perché solo grazie all'intervento dei componenti di Fratelli d'Italia della Commissione Segre si eviterà la presenza fisica di Nicola Quatrano, uno degli esponenti invitati alla conferenza", ha dichiarato.
"Tra gli ospiti invitati da Laura Boldrini, Stefania Ascari e Francesco Mari doveva partecipare Quatrano che, tra le altre cose, oltre a essere persona che ha più volte usato termini chiaramente antisemiti ha recentemente fatto un post in cui insultava pesantemente la senatrice a vita Liliana Segre, dandole della psicopatica e motivandolo perché ebrea", ha proseguito. "Ma non basta dire che non parteciperà questa persona perché non è l'unico ospite inadeguato a intervenire. Come se non bastasse, l'ospite d'onore è Jabarin, rappresentante dell'Ong Al-Haq che, secondo il Ministero della Difesa israeliano, è un'organizzazione terroristica perché è un'emanazione diretta del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che per l'Unione europea è un'organizzazione terroristica a tutti gli effetti, e non è una cosa nuova".
Secondo Donzelli, non si può "assistere in silenzio, il silenzio che abbiamo ascoltato, però, da Conte, che è il leader del M5s, da Fratoianni, che è il leader di Avs, da Elly Schlein, il leader del Pd, che sono i tre partiti che hanno organizzato l'evento di domani". Per il deputato, "tutto questo non è sostenibile, perché l'antisemitismo è un virus pericoloso che deve essere condannato unanimemente e non ci deve essere nessuna ambiguità e questa ambiguità, domani, invece, si paleserà alla Camera con questa conferenza stampa, che reputiamo indegna per questo luogo e per questa istituzione", ha ribadito.
Alle dichiarazioni di Donzelli è seguita la risposta del deputato dem Andrea Casu, che dagli scranni di Montecitorio ha risposto: "Non accettiamo lezioni né intimidazioni perché le nostre posizioni sono sempre state nette, tanto che la stessa Boldrini ha subito preso le distanze. Bene questo vigore di Donzelli sull'antisemitismo, ce lo aspettiamo anche quando queste posizioni inaccettabili arrivano dalla Gioventù Meloniana", ha dichiarato.
"Ci piacerebbe che Fdi usasse lo stesso vigore con cui condanna oggi l'antisemitismo anche nei confronti della Gioventù Meloniana che molte volte ha mostrato una spregevole intolleranza contro gli ebrei come dimostrato dall’inchiesta di Fanpage", ha aggiunto Casu. "Forse Donzelli non conosce i membri e i rappresentanti del suo partito che hanno scritto pagine così vergognose? La condanna deve essere unanime, la condanna all'antisemitismo deve essere sempre, a prescindere dalla tessera di partito. Dopo l’attentato a Trump dobbiamo essere uniti anche in Italia come in America nella condanna di ogni forma di violenza politica e linguaggio d’odio", ha ribadito,
Dai Cinque stelle invece, è intervenuto a difesa di Ascari, tra i promotori dell'evento, il parlamentare Antonio Caso: "Ci troviamo in un mondo al contrario perché dobbiamo sentire da parte di Donzelli accusare di antisemitismo la Ascari da chi fa parte di un partito in cui alberga l'antisemitismo, in cui c'è chi inneggia a Mussolini e Hitler", ha dichiarato con un chiaro riferimento a Gioventù Meloniana. "È un modo per distogliere l'attenzione dalle ombre?", ha concluso.