Pnrr, nel nuovo decreto anche ristori a vittime dei crimini nazisti in Italia
Nella bozza dell'ultimo decreto per velocizzare l'attuazione del Pnrr spunta un fondo per il ristoro di chi ha subito danni legati ai crimini nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. All'art.38 del testo si legge, infatti, che viene istituito presso il ministero dell'Economia un "fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l'8 maggio 1945".
L'obiettivo è assicurare la continuità "all’accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania già posto in esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica il 14 aprile 1962". Hanno diritto di accesso ai ristori tutti coloro a cui sono stati riconosciuti i danni connessi al periodo di occupazione nazista tramite una sentenza definitiva. I danni devono essere stati accertati e liquidati. Il fondo coprirà anche le spese processuali affrontate.
Entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto, quindi, il ministero dell'Economia, assieme a quello degli Esteri e quello della Giustizia, dovrà emanare un decreto per stabilire: la procedura di accesso al fondo, le modalità di erogazione degli importi e ulteriori disposizioni. Il ristoro estinguerà ogni pretesa risarcitoria per i fatti legati ai crimini nazisti del periodo 1939-1945.
I primi interessati dai ristori saranno ovviamente gli appartenenti alla generazione più anziana, che ha vissuto la guerra. Insomma chi era bambino o bambina durante gli anni del conflitto ed ha subito danni per le condotte disumane dei nazisti nel nostro Paese.