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Pnrr, governo Meloni cambia idea: finanziati i progetti dei Comuni, ma chi è in ritardo dovrà pagare

I progetti dei Piani urbani integrati, per le periferie delle città metropolitane, ritorneranno a ricevere i fondi del Pnrr. Ma se un Comune è in ritardo dovrà contribuire a pagare le sanzioni dell’Europa e poi dovrà mettere i suoi soldi per finanziare il progetto. Questo ha deciso il governo Meloni, che lo ha comunicato oggi ai sindaci a Palazzo Chigi.
A cura di Luca Pons
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Alla fine i progetti dei grandi Comuni saranno finanziati con i fondi europei del Pnrr, a condizione che non ci siano ritardi. Oggi Raffaele Fitto, ministro che si occupa della gestione del Pnrr, ha incontrato i rappresentanti delle città metropolitane: c'erano i sindaci di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. In questo vertice, il ministro ha dato la disponibilità a finanziare i Piani urbani integrati con i soldi del Pnrr. Si tratta di una serie di progetti pensati per le periferie delle città metropolitane, che il governo aveva però detto di voler cancellare dal Pnrr.

L'esecutivo aveva promesso che i soldi sarebbero comunque arrivati ai Comuni, da altre fonti, ma non aveva specificato quali. Perciò, molti sindaci avevano protestato: senza la certezza di avere i fondi a disposizione, molti progetti sarebbero stati bloccati e i ritardi si sarebbero accumulati. Evidentemente, il ministro Fitto ha deciso di ascoltare le loro richieste.

I Comuni, quindi, otterranno il finanziamento dei progetti. Ma con dei paletti stringenti. Infatti, nel corso della riunione – ha fatto sapere Palazzo Chigi – sono stati riscontrati dei "significativi ritardi nell'affidamento dei lavori previsti per il 30 luglio 2023″, e il ministro Fitto ha ricordato che se non dovesse essere completato in tempo "anche un solo intervento" sarà compromesso "il finanziamento dell'intera misura, con il rischio concreto di una serie di penalità connesse al mancato raggiungimento dell'obiettivo complessivo".

Il governo ha deciso perciò che le responsabilità saranno scaricate direttamente sui Comuni interessati: sarà varata una nuova regola con lo scopo di "responsabilizzare tutti gli enti" coinvolti nell'attuazione del Pnrr. La norma stabilirà che "in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo, i soggetti attuatori saranno chiamati a concorrere al pagamento della sanzione e ad assicurare il finanziamento degli interventi ritenuti inammissibili". Ovvero, se un progetto in un Comune sarà in ritardo, la stessa amministrazione comunale dovrà contribuire a pagare le sanzioni europee e poi finanziare con soldi propri il progetto.

La regola sarà valida "non solo per gli amministratori comunali" ma per tutti i soggetti coinvolti, ha comunque assicurato Antonio Decaro, presidente dell'Anci (associazione dei Comuni) e sindaco di Bari. Decaro si è detto soddisfatto della decisione: "Il governo ha accolto le nostre pressanti richieste e rivisto la propria decisione. Se le città metropolitane saranno in grado di garantire il rispetto delle scadenze previste, questi progetti così importanti per le nostre comunità continueranno a essere finanziati con fondi del Pnrr". A differenza di quanto detto da Palazzo Chigi, Decaro ha detto che "non ci sono ritardi, i progetti stanno procedendo nei tempi stabiliti".

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