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Più controlli in metro, stazioni e centri commerciali, Piantedosi prepara la direttiva del Viminale

Il ministro Piantedosi è al lavoro per emanare una nuova direttiva sulla sicurezza di stazioni, metro e centri commerciali, “per indirizzare l’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio verso quei luoghi in cui si registra una maggiore concentrazione di persone”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le aggressioni continue che avvengono alle stazioni ferroviarie hanno spinto il ministro dell'Interno Piantedosi a prendere provvedimenti, annunciando una direttiva che prevede maggiori controlli.

Le ultime notizie di cronaca raccontano di stazioni e treni sempre più insicuri. Nei giorni scorsi una capotreno in servizio sulla linea Arezzo è stata aggredita da un passeggero, a cui aveva chiesto di mostrare il biglietto. Alla stazione centrale di Milano un poliziotto, intervenuto dopo aver notato una donna presa a calci dal compagno, è finito con l'essere aggredito e insultato da entrambi. E ancora ieri nei pressi della stazione centrale a Palermo, un ventenne tunisino ha colpito una guardia giurata, in servizio in un supermercato.

Le misure del Viminale

Questa mattina al Viminale il ministro dell'Interno Piantedosi, ha presieduto una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, alla quale hanno partecipato il sottosegretario Nicola Molteni e i vertici delle Forze di polizia. Il ministro ha preannunciato la prossima adozione di una specifica direttiva alle autorità provinciali di pubblica sicurezza per indirizzare l'attività di prevenzione generale e di controllo del territorio verso quei luoghi in cui si registra una maggiore concentrazione di persone, come le stazioni ferroviarie, le metropolitane e i centri commerciali, assicurando in questo modo anche una maggiore visibilità della presenza delle Forze di polizia.

È stata anticipata anche l'istituzione di un gruppo di lavoro interforze per ridefinire l'attuale assetto sul territorio dei presidi di polizia e rivederne la dotazione degli organici anche sulla scorta di un'analisi basata sulla georeferenziazione dei reati e sugli indici di delittuosità, oltre che sull'evoluzione degli assetti urbanistici e sulla densità abitativa.

Interventi che si collocano all'interno di un piano di un intervento più ampio, attraverso per esempio le misure che sono contenute all'interno del decreto Sicurezza, rimandato a settembre, che prevedono ad esempio le bodycam per tutte le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell'ordine pubblico, oltre all'introduzione di una specifica aggravante per chi compie reati "all'interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all'interno dei convogli adibiti al trasporto di passeggeri".

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