Pittella (Pd): “Di questo passo il Pdl ci chiederà pure di votare che Ruby è nipote di Mubarak”
La questione della possibile decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore continua ad agitare i sonni del Presidente del Consiglio Enrico Letta e del segretario democratico Guglielmo Epifani. Fino ad ora, per la verità, il Partito Democratico sembra poter arrivare ad una posizione di compattezza sulla vicenda, ma il rischio di "franchi tiratori" nel caso di un voto in Giunta resta comprensibilmente alto. Ed è anche per questo che sono in molti i parlamentari che si sono esposti in modo diretto per scongiurare questa eventualità e ribadire che non ci sono margini per "salvare" Berlusconi.
Da ultimo il vicepresidente del Parlamento Europeo, nonché candidato alla segreteria del Partito Democratico, Gianni Pittella che, ai microfoni di Radiorai sbotta: "Di questo passo il Popolo della Libertà, dietro il ricatto della crisi di governo, arriverà a chiederci di votare pure che Rubyè la nipote di Mubarak. Ma lo ribadisco, il Partito democratico non venderà la propria dignità, non farà passare l'idea che la legge è uguale per tutti tranne che per una persona, immune da qualsiasi norma anche se condannato in via definitiva". Dunque non c'è spazio per cambi di rotta anche se la priorità resta la salvaguardia del Governo, "nato per dare risposte concrete". E, se il Pdl "pur di salvare il proprio capo è pronto ad aprire la crisi infischiandosene dei disoccupati, dell'economia che arranca se ne assumerà la piena responsabilità. Sono certo che a questo punto gli italiani sapranno giudicare".