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Piste da sci con mascherina e green pass, firmato il nuovo protocollo: tutte le regole

È stato firmato il protocollo per la riapertura degli impianti sciistici, in vista della stagione invernale e soprattutto dopo un’annata da dimenticare. Mascherina obbligatoria, green pass per accedere, ma anche vendita online degli ski pass e seggiovie con posti limitati. Nel protocollo ci sono tutte le regole per permettere al settore di ripartire in sicurezza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dopo una stagione a dir poco disastrosa, che ha visto gli impianti sciistici praticamente sempre chiusi a causa della pandemia di Covid, il settore si prepara per ripartire e guarda con fiducia all'inverno in arrivo tra qualche mese. Oggi, a Milano, è stato firmato il protocollo per la riapertura a Milano dalla Federazione Italiana Sport Invernali, dall'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, da Federfuni, Amsi e Colnaz. Dal green pass alla mascherina, le regole sono chiare e precise e servono a permettere al settore di non rivivere una stagione come la precedente.

Per accedere agli impianti di risalita sarà obbligatorio avere il green pass – ma non per i minori di 12 anni – e bisognerà in ogni caso favorire il più possibile la vendita online degli ski pass. Le seggiovie possono raggiungere la capienza del 100%, che si riduce all'80% nel caso in cui c'è la chiusura con le cupole paravento. Negli spazi comuni e sugli impianti è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica o Ffp2, per gli ospiti come per il personale. All'interno delle aree sciistiche è obbligatorio stabilire dei percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale e che ci sia personale per regolare i flussi, oltre ai cartelli informativi in più lingue.

Le biglietterie dovranno essere dotate degli schermi protettivi che ormai ci siamo abituati a vedere un po' ovunque. I gestori dovranno garantire durante l'arco della giornata la pulizia e la sanificazione degli ambienti e delle aree in cui c'è più contatto. Poi, dopo la chiusura, è fondamentale la disinfezione degli ambienti, servizi igienici, degli ambienti chiusi e delle superfici più toccate. In più, dove sia possibile, bisogna utilizzare "vinili antimicrobici", ma anche garantire il ricambio d'aria negli ambienti chiusi, anche durante la giornata.

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