Pisapia al lavoro: le prime indiscrezioni sulla giunta comunale di Milano
Dopo la festa e la gioia delle prime ore successive all'elezione, si comincia a fare sul serio. Per il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, eletto con il 55 % dei consensi, è ora di mettersi a lavoro e formare la nuova giunta. O almeno, così vorrebbero gli alleati del Pd che premono affinché l’avvocato costituisca al più presto il team che lo accompagnerà in questi 5 anni . Ma lui, che si è sempre mostrato mite, tiene il punto sulla questione e conferma che comunicherà quei nomi durante il primo consiglio comunale, ovverosia tra 15 giorni. Mentre cominciano ad arrivare le prime defezione: pare che proprio il Presidente del Consiglio abbia deciso di dimettersi dal Consiglio Comunale.
Ad ogni modo, i posti in giunta sono scesi da 16 a 12, vicesindaco compreso, e se Pisapia confermerà coi fatti quanto sbandierato nella campagna elettorale, la metà di questi andrà a donne. L’intenzione del Pd sarebbe quella di aggiudicarsi 6 assessori più il vicesindaco, mentre lascerebbe al resto della coalizione (composta da Sel, Idv, Radicali, Federazione della sinistra, liste civiche e società civile). Soltanto ambizioni, perché al momento nessuno ha avanzato pretese.
Ciò che sembra essere certo è che Pisapia sceglierà senza farsi condizionare, secondo quanto egli stesso dichiara, indipendentemente dall’appartenenza ai partiti e piuttosto in base alle competenze, attingendo, quindi, anche dalla società civile. Ad ogni modo il sindaco neoeletto ha tenuto a precisare che si impegnerà affinché il suo vice sia una donna. Tra i nomi papabili per la poltrona di vice sindaco ci sarebbe la senatrice del Pd, Marilena Adamo,che però non sembra essere interessata a lasciare Palazzo Madama, per sedere in Consiglio Comunale. Qualora il disinteresse dovesse restare reale le altre candidate al ruolo di vice sono Maria Grazia Guida, Marilisa D'Amico (del Pd), ma anche Patrizia Quartieri e Daniela Benelli, militanti in Sel. Il candidato proposto del Pd è, invece, l’architello milanese Stefano Boeri, il lizza anche per l’Assessorato alla Cultura e l’Expo.
Non è l’unico dei nomi e delle richieste avanzate dal Pd, che prevedono Pierfrancesco Majorino ai Servizi sociali o alla Cultura. All’appena trentenne Pierfrancesco Maran, già consigliere al comune, potrebbe andare, invece, l’assessorato alla Comunicazione e branding o al Benessere. Non solo consiglieri e assessori nella nuova giunta milanese, ma anche almeno 3 istituzioni di garanzia: per cui Pisapia ha già chiamato in causa Valerio Onida, Piero Bassetti e Francesca Zajczyk .