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Piero Fassino sulla scia di Sergio Chiamparino: Fiat, Alenia e Finmeccanica per una Torino del futuro

Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni comunali di Torino 2011 e il candidato sindaco Piero Fassino scende in campo con tante promesse e buoni propositi su lavoro, Fiat e cultura. Il favorito nella corsa per la successione di Sergio Chiamparino fa sognare Torino.
A cura di Alessio Viscardi
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Continuare il lavoro Sergio Chiamparino dopo le elezioni comunali di Torino 2011, questo l'auspicio del candidato sindaco Piero Fassino, il favorito nella corsa per la poltrona di primo cittadino del capoluogo piemontese: “Sono molto felice di poter presentare uno schieramento così ampio, per una squadra che può consolidare l'esperienza di governo che il centro sinistra ha realizzato in questi anni sotto Chiamparino ma anche allargarsi ad altre forze che sapranno allargare consenso e spettro politico della nostra coalizione” afferma Fassino.

Il vincitore delle primarie del centrosinistra e parlamentare di lunga data parla di una campagna elettorale cominciata già a dicembre scorso. Punto centrale del programma, la continuità con l'amministrazione Chiamparino per puntare ad una “Torino del futuro”. Un confronto costante con gli altri candidati sindaco di Torino, al fine di riprendere contatto con la società torinese e porre al centro le questioni fondamentali del lavoro, dei servizi sociali, della sicurezza e della cultura.

Il lavoro, a Torino, si chiama Fiat e la questione dello stabilimento di Bertone continua a tenere banco nel braccio di ferro con Sergio Marchionne. Così Piero Fassino, in vista delle elezioni 2011, non perde occasione di ricordare che “creare lavoro sarà sempre la nostra priorità. A tale proposito ritengo auspicabile che la Bertone riapra i battenti, si tratta di uno stabilimento ormai chiuso dal 2006 e credo che ci debba essere uno sforzo concreto da parte di tutti in tal senso”.

Sull'ipotesi di un nuovo referendum, come quelli di Pomigliano e Mirafiori, Piero Fassino si dice fiducioso che “da parte dei lavoratori ci possa essere una risposta tale che proceda verso la riapertura dello stabilimento”. Ma all'interno della coalizione, la posizione di Sel è chiara sullo stabilimento di Bertone – come sottolinea Monica Cerutti: “Si tratta di una situazione diversa a quella della Fiat, che rappresentava un autentico ricatto nei confronti di tutti i lavoratori. In ogni caso noi ci auspichiamo che il referendum si possa evitare per non rigettare nuovamente la responsabilità sui lavoratori, ma che si possa andare avanti con la trattativa sindacale”.

Altre tematiche al centro dell'agenda di Piero Fassino sono le rimostranze dell'Alenia e di Finmeccanica, su questo punto il candidato sindaco di Torino è chiaro: “Chiederemo al Governo ed alla Regione con ancor più forza che vengano rispettati gli accordi e che non si stravolgano i piani”.

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