Piero Angela senatore a vita? Lui dice no: “La politica non migliora la vita delle persone, non mi interessa”
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Nei giorni scorsi si era molto parlato di una campagna de Il Foglio tesa a individuare in Piero Angela il profilo perfetto per diventare senatore a vita della Repubblica italiana. L’ipotesi aveva riscosso l’apprezzamento di quanti stimano e amano il popolare giornalista e divulgatore scientifico, storico conduttore della trasmissione televisiva Quark.
Oggi, con una intervista al Corriere della Sera, però, lo stesso Piero Angela declina l’invito e si dice non interessato a ricevere un tale riconoscimento. “Sono lusingatissimo, ma lasciatemi stare, desidero continuare col mio lavoro”, spiega Angela, aggiungendo: “Faccio un altro mestiere. Non sono fatto per le gerarchie”.
Poi spiega il perché del suo scetticismo:
La politica, nei secoli e nei millenni, non ha mai concretamente migliorato le condizioni di vita della gente comune. Non ha mai prodotto ricchezza né benessere. La base è rimasta povera, ignorante, malata, analfabeta. […] Oggi la politica può essere molto importante solo se favorisce questo processo: cioè gestire e distribuire bene la ricchezza che nasce da tecnologia ed energia. Ma se le maggioranze cambiano continuamente, si litiga e si parla solo di legge elettorale, nessun progetto vero diventa possibile
Nello specifico, per Angela “in Italia si seguono troppo le lotte politiche dimenticando che la vera ricchezza è il benessere del Paese”, determinando una situazione particolare:
Oggi la politica italiana sembra un continuo, direi patologico, gioco al massacro… una costante distruzione dei progetti degli altri. Così è impossibile mettere al centro il benessere del Paese, il futuro delle nuove generazioni. Ma la scuola, la lotta alla corruzione, il merito sono valori di destra o di sinistra? Sono collanti che consentono a una società di stare insieme, di non frantumarsi