video suggerito
video suggerito
Speciale Elezioni europee 2019

Pier Luigi Bersani: “No a voto subito se cade il governo, la sinistra dialoghi con il M5S”

Pier Luigi Bersani, a differenza del segretario del Pd Nicola Zingaretti, non è favorevole ad elezioni anticipate, nel caso cadesse il governo: “Rischiano di ingessare ancora di più la situazione, prima di votare serve un chiarimento nel M5s, si deve mettere in moto almeno un’ipotesi di alternativa”.
A cura di Annalisa Cangemi
1.800 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Il governo è un autobus con due volanti e due piloti, finché la strada è dritta va avanti, alla prima curva finisce fuori strada. Ma faranno di tutto per restare: Di Maio è attaccato alla sedia come una cozza, Salvini ha paura di tornare con Berlusconi". Attraverso questa metafora Pier Luigi Bersani esprime a ‘La Stampa' il suo giudizio sul governo giallo-verde. E tuttavia se il governo cadesse, l'esponente di LeU, a differenza del segretario Nicola Zingaretti, non sarebbe favorevole a elezioni immediate: "Rischiano di ingessare ancora di più la situazione, prima di votare serve un chiarimento nel M5s, si deve mettere in moto almeno un'ipotesi di alternativa" tenendo presente che i Cinque Stelle "sono come Zelig, assomigliano a quelli a cui stanno vicino, noi dobbiamo fargli prendere la piega giusta". 

La ricetta per Bersani è comunque dialogare con i penstastellati, e andare oltre il Pd: "A sinistra bisogna mettersi d'accordo: l'avversario è questa destra, e per creare l'alternativa bisogna discutere anche con il M5s". Quanto al centrosinistra, "saremmo stati dei dementi a dividere in Italia il fronte dei socialisti. Qua la destra arriva", spiega, parlando del rinnovato sodalizio con i dem in vista del voto del 26 maggio. L'ex segretario interviene infatti da Cesena, dove è andato a sostenere Cecilia Guerra, candidata al Parlamento Ue nella lista del Pd nella circoscrizione Nord Est. Alle elezioni europee "spero che la lista vada bene, e il giorno dopo siamo pronti a rilanciare: c'è un campo vasto, ben oltre il Pd, sopra il 30%, che va organizzato, e noi lo vogliamo fare: in primo luogo tiriamo una riga sugli anni che abbiamo alle spalle, coi torti e le ragioni ci facciamo la birra. Per me serve un nuovo soggetto di sinistra che superi le attuali sigle, compreso il Pd. Ma mi accontento anche di una coalizione".

1.800 CONDIVISIONI
232 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views