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Piattaforma di telemedicina al via a gennaio: come funzionerà e quali cure verranno garantite

Il direttore di Agenas ha spiegato i tempi di realizzazione della piattaforma nazionale di telemedicina: si parte a gennaio e l’attivazione completa è prevista entro giugno. Dall’elettrocardiogramma all’holter pressorio, sono diversi i servizi che si potranno fornire a distanza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Italia fa un salto in avanti e apre le sue porte alla telemedicina. La nuova piattaforma nazionale, di cui si parla da tempo, sarà presto realtà. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il direttore di Agenas, Domenico Mantoan, che durante un evento a Roma ha spiegato: "Prevediamo il collaudo entro la fine del mese e l'operatività a partire da giugno. Tra i nostri obiettivi per l'anno 2024/2025 c'è quello di dettare le regole dell'interoperabilità e facilitare tutti i medici che avranno così a disposizione una postazione per televisita già a partire dal prossimo anno". Insomma, il piano c'è, le risorse pure – perché si parla di una gara da 200 milioni di euro per acquistare i device necessari da mettere a disposizione dei medici di base – e il personale sarà presto coinvolto in un percorso di formazione sui nuovi modelli di cura.

La tabella di marcia è pronta: a gennaio la piattaforma nazionale entrerà in funzione, ma la totale operatività avverrà entro i primi sei mesi. Mentre con la gara verranno acquistati gli strumenti necessari per sfruttare al massimo le potenzialità della tecnologia e metterle a servizio delle visite a distanza. Il nuovo servizio dovrà anche colmare il divario delle disparità territoriali e offrire maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali, migliorando la qualità clinica e l'accessibilità ai servizi sanitari dei pazienti su tutto il territorio italiano.

Nell'attesa che la piattaforma nazionale diventi realtà e che vengano coinvolti in prima persona i medici italiani, nella metà delle farmacie sul territorio nazionale è già una pratica avviata: si va dall'elettrocardiogramma all'holter pressorio, passando per la spirometria. Sono moltissimi i servizi ai cittadini che vengono già effettuati: un'indagine di Federfarma svela che che, per quanto riguarda l'Ecg, la media italiana delle farmacie che erogano il servizio è del 52%. Quasi la metà offre i servizi di holter pressorio (50%) e cardiaco (46%), mentre tra i quattro servizi oggetti d'indagine, la spirometria risulta il meno diffuso tra le farmacie italiane: solo l'8% lo eroga già, ma il 56% si dichiara disponibile a introdurlo.

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