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Piantedosi ora dice che la sua linea sui migranti è “fermatevi, verremo noi a prendervi”

Il ministro dell’Interno replica in commissione al Senato sottolineando che il suo “motto” sui migranti è “fermatevi che arriviamo noi a prendervi”. E sulla tragedia di Crotone dice di essersi emozionato, ma di avere “pudore nell’ostentare i sentimenti”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Proprio per la disperazione che noi vediamo in intere popolazioni mondiali che inducono le persone a partire, ci siamo distinti sin dall'inizio su corridoi umanitari e decreto Flussi". Rivendica le scelte del governo, il ministro Piantedosi, nella sua replica in commissione al Senato dopo aver ascoltato gli interventi dei parlamentari di maggioranza e opposizione. "Ho pudore a ostentare i sentimenti e la considerazione della tragedia, ma devo essere giudicato per ciò che farò e che ho fatto", continua il titolare del Viminale, rispondendo a chi lo accusava per la frase pronunciata sulle vittime della strage di migranti a Crotone. "Dobbiamo fare in modo che le terre siano sempre più sicure del mare. Nessuno ha detto sigillatura dei confini, ma si è parlato di Piano Mattei. Ho detto fermatevi, verremo noi a prendervi". E a chi gli chiede, vista l'emotività di cui parla, di rettificare la frase del giorno prima risponde ancora: "Io sono talmente capace di emozionarmi che lo faccio prima che le tragedie avvengano. Quando i riflettori sono spenti".

"Tutto deve avere una collocazione, per capire quali azioni un Paese come il nostro e l'Unione europea possono mettere in campo – continua Piantedosi – Dobbiamo immaginare che queste persone venivano da un Paese come la Turchia al quale l'Ue dà molti soldi da anni per trattenerle, proprio nella logica che la traversata si può rivelare fatale". E aggiunge: "Il dramma non si deve fermare alla spinta migratoria, ma anche a che tipo di futuro riusciamo a dare qui. Ci dobbiamo porre il tema di una sostenibilità".

"L'esigenza, forse arida, è quella di riservare le giuste opportunità a chi merita di essere trattato per primo. Vogliamo fare in modo che quel sogno migratorio si realizzi. Bloccare le partenze significa questo, le traversate sono pericolose. Il mio motto, ripeto, è fermatevi che arriviamo noi. Non è banale dirlo. Alla Libia ho proposto di avere un ruolo per svuotare i centri di detenzione – insiste il ministro dell'Interno – Non ho nessun motivo per ritenere che ci siano stati errori e sottovalutazioni da parte dei nostri soccorritori. Decine di migliaia di persone sono state salvate negli ultimi mesi. In mare i soccorritori devono valutare anche i profili di rischio per sé stessi e per chi vanno a salvare, anche l'abbordaggio può rivelarsi drammatico".

Bagarre in Aula, scontro tra Pd e Fratelli d'Italia

Alla fine degli interventi dei senatori è scoppiata una piccola bagarre in commissione, con la senatrice capogruppo del Pd, Simona Malpezzi, che ha attaccato il presidente Alberto Balboni di Fratelli d'Italia. L'esponente del partito di Giorgia Meloni ha deciso, a un certo punto della discussione, di lasciare la presidenza e sedersi tra i banchi dei senatori per fare un intervento politico, attaccando alcuni senatori del Pd. "Lei ha detto che hanno fatto delle insinuazioni, ma erano domande", ha attaccato Malpezzi. Balboni ha provato a toglierle la parola e la senatrice dem si è infuriata: "Fa quello che è abituato a fare, tacitare l'opposizione".

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