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Piantedosi dice che si può riaprire il decreto flussi se c’è più offerta di lavoro

Il ministro dell’Interno Piantedosi dice che ci potrebbe essere una riapertura del decreto flussi, dopo una valutazione “circa il reale fabbisogno del mercato del lavoro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"All'esito dell'istruttoria delle oltre 252mila istanze pervenute, l'analisi delle aree geografiche e dei settori produttivi di provenienza delle domande contribuirà a fornire elementi di valutazione circa il reale fabbisogno del mercato del lavoro. Non ci sono pregiudizi all'estensione, ove se ne rilevasse l'esigenza, delle quote di ingresso, ma le concrete valutazioni andranno fatte nelle consuete sedi interministeriali anche con il confronto con le parti sociali", lo ha annunciato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in un'intervista al Messaggero, rispondendo ad una domanda sul decreto flussi, che attualmente prevede 82mila ingressi regolari (in aumento rispetto ai 69.700 dell'anno precedente).

Poco dopo la pubblicazione dell'apertura del click day, il 27 marzo scorso, si è subito registrato un overbooking: le domande di ingresso per lavoratori extracomunitari hanno superato la disponibilità di posti.

Il ministro parla poi delle duemila assunzioni nelle forze dell'ordine annunciate giovedì scorso dal Cdm: "È un seguito alle politiche già avviate da questo governo per potenziare le strutture dei comparti della sicurezza e del soccorso pubblico, incrementando gli organici e le risorse delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, dando risposte concrete alle legittime aspettative di coloro che ogni giorno, con sacrificio e professionalità, operano a protezione dei cittadini".

Dove saranno destinate queste risorse aggiuntive? "Da tempo stiamo lavorando per rendere più visibile, in tutte le città, la presenza delle Forze dell'ordine, rafforzandola in particolare nelle aree più a rischio e dove si registra la maggiore concentrazione di persone. È sotto gli occhi di tutti come da mesi siano in atto mirati servizi interforze per garantire più sicurezza presso le principali stazioni ferroviarie, le aree di spaccio e di malamovida nonché diversi ospedali, presso i quali abbiamo ripristinato o rafforzato i presidi di polizia. Nell'ambito di tale obbiettivo, Roma sarà tra le città che beneficeranno di una particolare attenzione, anche in vista del Giubileo 2025".

Infine una battuta sul posto vacante di prefetto di Roma: "Il governo lo nominerà a breve e certamente sarà individuato il profilo giusto per la Capitale. Nel frattempo, tengo a dire che la prefettura di Roma non è senza una guida. I provvedimenti e le attività messe in campo negli ultimi giorni su importanti versanti della sicurezza pubblica dimostrano che la struttura è all'altezza delle funzioni che le competono. Non si sono, infatti, registrate battute di arresto né nelle iniziative contro il tifo violento, né nel contrasto alle occupazioni illegali di immobili, alla malamovida e alle violenze di strada, solo per fare alcuni esempi". 

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