Piantedosi dice che i migranti sbarcano in Italia perché siamo troppo aperti all’accoglienza
I migranti sbarcano in Italia perché ci sono troppe persone aperte verso l'accoglienza. È l'ultima teoria del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sul perché gli arrivi (che stanno toccando nuovi picchi in questi giorni) si concentrino sulle coste italiane piuttosto che in altri Paesi. Tipo la Grecia, che ha potuto mettere in campo politiche nette e ferme senza dover fare i conti con le critiche dall'interno, sempre secondo il ministro. Andrebbe però ricordato che Atene è stata accusata di respingere i migranti dalla Turchia usando bastoni contro i barconi e sparando colpi in acqua per farli scappare.
"L'Italia è una piattaforma logistica nel Mediterraneo che permette di andare anche nei Paesi del Nord. Poi c'è anche l'elemento che si percepisce il fattore attrattivo di una opinione pubblica che ha una ampia fetta di persone che mostra apertura verso l'accoglienza dei migranti", ha detto Piantedosi, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega a Milano. "Nei Paesi più piccoli, ma anche in Grecia, io ho registrato una assoluta intransigenza in maniera anche abbastanza trasversale tra schieramenti politici di destra e di sinistra. La Grecia ad esempio ha avuto una posizione molto netta e molto ferma; e lo ha potuto fare senza avere forti contrapposizioni interne", ha poi aggiunto.
Insomma, secondo Piantedosi se il governo italiano non dovesse fare i conti con chi ritiene che le persone in fuga da violenza e povertà vadano accolte, potrebbe attuare politiche diverse e fermare le partenze. Non è chiaro di che tipo di politiche il ministro stia effettivamente parlando. I numeri degli ultimi anni dimostrano che le partenze dipendono da cause molto più profonde e che gli arrivi non sono proporzionali alla severità delle norme.
"Io e Meloni stiamo facendo capire agli altri Paesi europei che l'unico modo per limitare i movimenti secondari è bloccare gli sbarchi. Non ci rassegneremo a che ciò avvenga nei termini e nei numeri con cui sta accadendo", ha concluso poi Piantedosi, parlando di quanto discusso all'ultimo vertice europeo.