backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Piantedosi ammette: “Inchiesta di Fanpage ha il merito di aver fatto emergere gesti antisemiti in GN”

Il ministro dell’Interno Piantedosi dice che l’inchiesta di Fanpage.it su Gioventù Nazionale ha “il merito di aver fatto emergere quei comportamenti”, alludendo alle dichiarazioni antisemite e razziste dei militanti dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Se non fosse una cosa seria, li definiremmo tragiche carnevalate. Però siccome sono una cosa seria, vanno respinte e hanno fatto bene Giorgia Meloni, Crosetto, La Russa, Donzelli e agli altri big di quel partito a preannunciare sanzioni molto serie per i responsabili. E a nulla valgono anche le modalità con cui sono stati rilevati (i comportamenti emersi, ndr). Se ne può discutere, ma hanno il merito di aver fatto emergere quei comportamenti". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ammette la gravità delle dichiarazioni antisemite e razziste dei militanti di Gioventù nazionale, movimento giovanile di Fratelli d'Italia, emerse dall'inchiesta di Fanpage ‘Gioventù Meloniana', raccolte da una nostra giornalista infiltrata. Piantedosi ne ha parlato ieri dal palco di ‘Forum in masseria' a Manduria.

"Non so se è un fenomeno insospettabile. Ma credo sia un fenomeno quasi destinato a rimanere sotto la brace e poi riemergere in ogni momento" ha detto ancora il titolare del Viminale, rispondendo alla domanda di Bruno Vespa se l'antisemitismo emerso negli ultimi mesi – compreso quello messo in luce nel servizio di Fanpage.it – sia "insospettabile per dimensioni", oltre che trasversale. Piantedosi ha aggiunto che dell'antisemitismo "quello che preoccupa di più è il tema assolutamente trasversale. Il che però non attenua la colpa di chi, vivendo dentro una compagine giovanile di un partito la cui leader ha imbracciato la fatica di dare un'immagine del nostro paese di una certa credibilità, ha dimostrato di non saper vivere la responsabilità di dare un'immagine non becera".

Il ministro era già intervenuto sull'inchiesta su Gioventù Nazionale, dicendo però di essere più preoccupato dell'antisemitismo che emerge nelle piazze dei collettivi studenteschi di sinistra: "L'antisemitismo che si traduce anche in azioni che possono mettere a repentaglio la sicurezza e l'ordine pubblico non si è evidenziato da quel gruppo giovanile ma da ben altri che nelle nostre piazze e nelle nostre università hanno bruciato le bandiere di Israele, gli assalti alla Brigata ebraica il 25 aprile, cose molto più pericolose che non sono state poste in essere da quel gruppo giovanile", aveva detto intervistato da SkyTg24.

Durante l'ultimo question time alla Camera, rispondendo a un'interrogazione parlamentare di Avs, il ministro Piantedosi aveva evitato di rispondere sugli atteggiamenti palesemente nostalgici nei confronti del fascismo, limitandosi in sostanza a condannare gli "episodi che denotano un trasversale e inaccettabile rigurgito dell'antisemitismo", senza dire nulla sull'eventuale scioglimento delle  organizzazioni neofasciste e violente attive nel Paese.

Le reazioni

"Inneggiare al duce, al nazismo e all'antisemitismo non è una tragica carnevalata ma reati che dovrebbero essere puniti con l'applicazione della legge Mancino e su cui il ministro dell'Interno non fa nulla per ordine di palazzo Chigi", ha detto Angelo Bonelli. "Non è una carnevalata vestirsi da nazista come ha fatto Bignami poi promosso viceministro. Nell'inchiesta di Fanpage.it non c'era solo l'attacco antisemita alla senatrice Ester Mieli da parte di Gioventù Nazionale ma l'inneggiare al nazifascismo che il ministro dimentica sempre, volutamente. Nazifascismo e antisemitismo sono faccia della stessa medaglia ma Piantedosi per questioni politiche volutamente lo dimentica. Come, lui e Giorgia Meloni, non riescono a proferire la parola ‘antifascismo'", ha aggiunto il deputato di Verdi e Sinistra.

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