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Piantedosi a Lampedusa per il 25 aprile: nella notte 19 sbarchi con 705 migranti arrivati sull’isola

Il ministro Piantedosi in visita a Lampedusa con il commissario per l’emergenza migranti Valenti. Sull’isola nella notte sono arrivati 705 migranti a bordo di 19 barchini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi, 25 aprile, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sarà in visita a Lampedusa per constatare da vicino la situazione di emergenza legata ai numerosi sbarchi che sono continuati anche nelle ultime ore.Nella notte sull'isola sono arrivati 705 migranti a bordo di 19 imbarcazioni.

Il capo del Viminale farà sicuramente tappa all'hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 2.698 ospiti – a fronte di una capienza che non supera i 400 posti – e la situazione è sempre più difficile. Subito dopo si sposterà al Comune. Insieme a lui ci saranno i prefetti Maria Teresa Sempreviva e Paolo Canaparo, oltre a Valerio Valenti, capo dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione e commissario delegato per lo stato d'emergenza migranti. Fanno parte della delegazione anche Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine del dipartimento Pubblica sicurezza, il direttore centrale dell'Immigrazione e della polizia delle frontiere, Claudio Galzerano e il capo della segreteria tecnica del ministro Maria Pia Terracciano.

Ieri, nel tratto di mare compreso tra l'area Sar italiana e le acque antistanti Lampedusa, si sono verificati quattro naufragi: due i cadaveri, fra cui quello di una giovane donna, recuperati tre le persone finite al poliambulatorio (compreso un bimbo di 8 mesi); 17 i dispersi, per i quali le ricerche vanno ancora avanti, e complessivamente 165 i superstiti portati all'hotspot.

I migranti che viaggiavano su 14 dei 19 barchini agganciati fra la notte e l'alba dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza erano a bordo di ‘navi madre': grosse imbarcazioni, verosimilmente pescherecci, che hanno messo in mare i barchini di metallo di 6 o 7 metri con a bordo quasi sempre gruppi di 35 persone e in un paio di casi di 40.

Per queste traversate, cominciate da Sfax in Tunisia, i migranti – originari di Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea, Gambia, Mali, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Camerun – hanno pagato fino a 3mila dinari tunisini. Si tratta di racconti che dovranno essere vagliati dagli investigatori, ma ritenuti verosimili perché la presenza di ‘navi madre' non è certo una novità sulla tratta Libia-Lampedusa, e nemmeno su quella dalla Tunisia.

La maggiore delle Pelagie è al momento sovraffollata: ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura di Agrigento, erano stati trasferiti complessivamente 539 migranti: gli ultimi in ordine di tempo sono stati 359 sulla motonave Pietro Novelli che ha attraccato all'alba a Porto Empedocle. Per oggi, la Prefettura, d'intesa con il Viminale, ha disposto un ulteriore trasferimento, con la nave di linea, di 180 che dopo l'arrivo a Porto Empedocle verranno portati a Messina, Palermo, Caltanissetta e in Basilicata e Molise.

Nave ‘Mv Humanity 1' a Ravenna

Intanto è arrivata in rada a Ravenna la nave della ong Sos Humanity con a bordo 69 migranti salvati lo scorso 20 aprile nel Mediterraneo. Lo sbarco avverrà nelle prossime ore. Tra le persone a bordo ci sono 20 minorenni non accompagnati in maggioranza 16enni. Diverse le nazionalità a bordo: la più rappresentata è il Sudan (30 persone), e poi Nigeria, Ghana, Gambia, Eritrea, Guinea, Guinea Bissau, Sud Sudan, Mali, Niger Senegal, Togo. Per il porto romagnolo si tratta del terzo sbarco di migranti dopo quelli del 31 dicembre e del 18 febbraio.

Un altro naufragio nella rotta tunisina: 31 annegati

La guardia costiera tunisina ha confermato di aver recuperato 31 corpi di migranti subsahariani annegati mentre cercavano di attraversare il Mar Mediterraneo per raggiungere l'Italia. I corpi sono stati trovati lungo la costa orientale di Sfax, Kerkennah e Mahdia e tra loro c'erano due donne e due bambini.

Le autorità tunisine hanno intercettato doversi migranti che tentavano la traversata, e hanno fermato 372 persone in sole 14 ore utilizzando motoscafi al largo della costa di Sfax.

Nel frattempo, l'ong internazionale Alarm Phone ha fatto sapere che decine di migranti sono stati trascinati sulle coste della Tunisia a seguito di naufragi al largo delle coste della Libia e dell'Italia. Il call center per i migranti in difficoltà ha aggiunto di aver ricevuto avvisi di circa 26 situazioni di pericolo in mare. Alarm Phone ha esortato le autorità europee a non far annegare più persone e a impegnarsi in sforzi di salvataggio di massa di cui c'è un disperato bisogno.

Centinaia di migliaia di persone cercano di lasciare la Tunisia ogni anno, molti intraprendono il pericoloso viaggio su piccole imbarcazioni attraverso il Mediterraneo. Nel 2022, secondo le autorità italiane, sono partiti dalla Tunisia per raggiungere l'Italia oltre 32.000 persone, di cui 18.000 tunisini.

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