Piano del governo per riaprire la scuola dopo Pasqua, Bianchi: “Lavoriamo giorno e notte”
Intanto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi assicura che il governo è al lavoro per far ripartire la scuola al più presto: "Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire", ha detto a un incontro con Anci e Upi in videoconferenza. Il ministro ha ricordato di aver chiesto, anche in sede di Consiglio dei ministri, che le scuole siano le prime a riaprire, quanto prima, in condizioni di sicurezza, "a partire dai più piccoli che devono essere i primi a poter tornare".
L'esecutivo comunque sta studiando una road map per riaprire dopo le vacanze pasquali: "Il tema della scuola è un tema fondamentale e anche il premier Draghi ha sottolineato quanto è importante far tornare i ragazzi in aula perché la scuola rappresenta un momento importante non solo dal punto di vista educativo ma anche da quello della socialità. Non andare a Scuola significa perdere un tratto di percorso fondamentale", ha detto Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervistato da ‘Gli Inascoltabili" su Nsl Radio.
"Ci stiamo ragionando e stiamo approfondendo – ha aggiunto – è chiaro che l'obiettivo è quello di riaprire il prima possibile. Noi siamo convinti che già dopo le feste pasquali si possa avviare questo percorso che ci consenta di avere la scuola in presenza. Il paese deve investire sulla scuola e deve metterla al centro delle proprie priorità. Purtroppo i danni che ha provocato questa situazione li vedremo anche nel tempo a venire. Dobbiamo impegnarci per dare una riposta rapida perché la scuola deve rappresentare la priorità assoluta del nostro paese".
Ieri anche la ministra per la Famiglia, la renziana Bonetti, aveva chiesto di far ritornare a scuola almeno i bambini più piccoli dopo Pasqua. "L'unica scuola reale è quella in presenza, non quella in video. Lo diciamo da un anno e non smettiamo di ripeterlo anche adesso, davanti a questa nuova chiusura", ha dichiarato Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, al TGcom24.
"Chiediamo che le scuole, dall'infanzia alle superiori, riaprano subito, anche perché tra tutti i luoghi di aggregazione dei ragazzi la scuola è di gran lunga il luogo più sicuro, considerato che le regole, i distanziamenti, l'uso dei dispositivi di sicurezza individuale sono rispettati. Oltre a riaprire gli istituti scolastici è necessario non lasciare alle regioni la possibilità di chiuderli con ordinanze. In questi mesi ne abbiamo viste di tutti i colori, con ordinanze che chiudevano anche se il governo diceva il contrario. La scuola deve essere l'ultima a chiudere. Questo non può essere uno slogan o una bella frase ma un'azione e una volontà di tutti".
La proposta di Calenda la scuola: "Riduciamo le vacanze estive"
"L'Italia è l'unico grande Paese ad avere tre mesi di vacanze. Innumerevoli studi dimostrano che le disuguaglianze aumentano durante l'estate. Il cambiamento del calendario scolastico dovrebbe essere un obiettivo prioritario già in un periodo normale". Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione. La soluzione per recuperare i giorni persi dai ragazzi con la didattica a distanza è per Calenda quella di ridurre di quattro settimane, che poi andrebbero spalmate nel resto dell'anno.
"Quest'anno – spiega – è indispensabile. Una delle proposte del Next Generation Italia fatto da Azione e inviato al governo è di ridurre le vacanze estive di quattro settimane ridistribuendole durante l'anno. Draghi aveva preso un impegno per quest'anno. Fondamentale rispettarlo".