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Piano Casa da 1.7 miliardi: sostegno ad affitti e case popolari

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha presentato il piano casa approvato dal Governo Renzi: “Il primo obiettivo del decreto legge è fornire immediato sostegno alle categorie meno abbienti”.
A cura di S. P.
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Quello approvato oggi in Consiglio dei Ministri e presentato in conferenza stampa da Maurizio Lupi è un Piano Casa da 1 miliardo e 741 milioni di euro su tre obiettivi: sostegno all'affitto a canone concordato; ampliamento dell'offerta di alloggi popolari; sviluppo dell'edilizia residenziale sociale. A disposizione per l’edilizia popolare 467 milioni di euro recuperati dal fondo revoche e cioè con “risorse per opere mai realizzate e che mai si realizzeranno”. Lupi ha sottolineato che l’obiettivo è il recupero di oltre 12mila alloggi, con 2300 alloggi a destinare alle categorie sociali disagiate. Nel comunicato del Ministero delle infrastrutture e trasporti si legge che il Piano casa incrementa con 100 milioni il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e 226 milioni il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Nello specifico il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione che già aveva una dotazione di 100 milioni (50 per il 2014 e altri 50 per il 2015) verrà raddoppiato a 200 milioni (100 per il 2014 e 100 per il 2015). Il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli che già aveva una dotazione di 40 milioni di euro, viene incrementato di 226 milioni ripartiti negli anni 2014-2020.

Riduzione cedolare secca per canone concordato – Il Governo sottolinea che “il primo obiettivo del decreto legge è fornire immediato sostegno economico alle categorie sociali meno abbienti che ad oggi non riescono più a pagare l'affitto”. Il provvedimento prevede che per favorire l'immissione sul mercato degli alloggi sfitti si riduce dal 15 al 10% l'aliquota della cedolare secca di cui si potrà usufruire anche in caso di abitazioni date in locazione a cooperative o a enti senza scopo di lucro, se sublocate a studenti con rinuncia all'aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. Si prevede un Piano di recupero di immobili e alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ex IACP) che beneficerà dello stanziamento di 400 milioni di euro. Viene poi previsto un ulteriore finanziamento di 67,9 milioni di euro per recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate. Obiettivo del governo è incrementare l'offerta di alloggi sociali anche attraverso attività di recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica senza consumo di nuovo suolo: prevista la conclusione di accordi con regioni ed enti locali per favorire l'acquisto degli alloggi ex IACP da parte degli inquilini e destinare il ricavato al recupero alla realizzazione di nuovi alloggi.

Vantaggi per chi abita in alloggi popolari e stretta sull’occupazione abusiva – Per favorire l'acquisto degli alloggi prevista la costituzione di un Fondo che avrà una dotazione massima per ciascun anno dal 2015 al 2020 di 18,9 milioni di euro per un totale di 113,4 milioni. Più vantaggi per chi abita in un alloggio di edilizia popolare: si prevede una detrazione pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro; 450 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non supera i 30.987,41 euro. Il decreto inoltre prevede più rigore nei confronti di chi occupa abusivamente un immobile: non potrà chiedere né la residenza né l’allacciamento ai servizi. Infine la spesa per l'acquisto di mobili a seguito di ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni Irpef potrà essere superiore a quella per la ristrutturazione stessa.

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