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Covid 19

Perché le scuole resteranno aperte

Il nuovo dpcm non interviene sul mondo della scuola, fatta eccezione per la sospensione delle gite didattiche. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso di non andare incontro a quelle Regioni che chiedevano di chiudere gli istituti ripristinando la didattica a distanza per le scuole superiori: “I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola e ci devono rimanere”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le scuole non chiuderanno. Neanche quelle superiori. E la didattica a distanza non sostituirà completamente le lezioni di presenza. Ad assicurarlo è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Che nella serata di ieri ha detto un secco no a quei presidenti di Regione che avanzavano l’ipotesi di chiudere le scuole superiori per provare a risolvere il problema dell’affollamento sui mezzi del trasporto pubblico locale. L’idea è stata subito bocciata dalla titolare del ministero dell’Istruzione, secondo cui dopo i mesi di chiusura a causa del lockdown i più giovani devono ritrovare la socialità anche nelle classi. Anche perché, come più volte detto da Azzolina negli ultimi giorni, nelle scuole i contagi sono pochi e i numeri non preoccupano.

Con il nuovo dpcm sospese le gite scolastiche

Il nuovo dpcm non modifica, quindi, le norme attualmente in vigore per la scuola, con i protocolli adottati dall’inizio dell’anno scolastico che non variano e che consentono, comunque, di ricorrere in parte alla didattica a distanza per le scuole superiori. Ma senza chiudere gli istituti. Il dpcm introduce, però, un’altra novità per le scuole: sono “sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti”. Niente più gite, quindi, almeno per il momento.

Azzolina: ragazzi devono rimanere a scuola

Azzolina è tornata questa mattina sulla decisione di non chiudere le scuole, contrariamente a quanto chiesto da alcune Regioni. Parlando con l’Ansa spiega: “I ragazzi sono felici di essere tornati a scuola. E ci devono rimanere. Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”. Azzolina ribadisce la sua posizione: “I numeri e le analisi dell'Istituto superiore di sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L'attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo”.

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